I competitor si battono con qualità tecnologica e servizio

Zucchetti riconosce un ruolo fondamentale a prossimità e specializzazione ma sottolinea anche l’importanza di un continuo aggiornamento tecnologico

Ottobre 2009

«Il mercato apprezza la flessibilità delle soluzioni Made in Italy e la loro localizzazione puntuale rispetto alla normativa fiscale italiana – esordisce Mario Pedrazzini, direttore commerciale Zucchetti –. Inoltre un cliente ama interfacciarsi con un fornitore che gli è vicino geograficamente e come modo di pensare e che, attraverso i partner, è in grado di fornire soluzioni specificamente rivolte al settore merceologico di appartenenza».

Ciò però non deve far dimenticare la sfida tecnologica, precisa Pedrazzini.

«I sistemi devono essere aperti – puntualizza –, le soluzioni integrate e basate su architetture Web, con grande accessibilità e condivisione delle informazioni attraverso il browser».

Sul mercato i pregiudizi non mancano, come quello che i prodotti Made in Italy non siano adatti alle grandi aziende e alle multinazionali.

«Le nostre soluzioni Infinity Project – ribatte Pedrazzini – soddisfano tutte le esigenze di imprese anche di medio-grandi dimensioni e, per quanto riguarda le soluzioni di gestione del personale, anche di enti della Pa locale e centrale. Ciò perché Zucchetti ha scelto di competere sul piano della qualità, predisponendo un’offerta tecnologicamente avanzata in linea con i paradigmi introdotti da Internet».

Un altro atout è il modo di porsi sul mercato.

«Il nostro modello di go-to-market – precisa Pedrazzini – prevede un canale distributivo per la delivery della soluzione al cliente, mentre i big player internazionali manifestano una propensione a operare in modo quasi sempre diretto nel mercato, applicando in Italia strategie commerciali motivate da ragioni di uniformità a livello internazionale».
Naturalmente Zucchetti non può essere autosufficiente in tutto.

«Non produciamo tutte quelle componenti tecnologiche, derivate anche dal mondo open, che sono il presupposto per l’adozione di applicazioni Web – sottolinea Pedrazzini –. Mi riferisco a sistemi operativi, database, middleware e browser. Questi elementi li scegliamo sul mercato senza condizionamenti a priori per rendere disponibile il nostro software in tutte le opzioni possibili di configurazione. Ciò ci permette di soddisfare numerose tipologie di richieste rendendo competitiva la nostra offerta e di ridurre, da parte nostra, il rischio di vincolarsi a un unico fornitore di tecnologia».

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