I Cio e i sette mal di testa dei Ceo

Da Gartner un’analisi delle sfide che attendono le guide aziendali e il ruolo dell’It nell’affrontarle, dalla creazione di fiducia al turnover, dall’efficientamento alla immancabile innovazione.

Se è vero che il Cio assume un ruolo sempre più determinante nelle strategie aziendali, è altrettanto vero che al Cio è richiesta una altrettanto crescente capacità di comprendere non solo le direzioni future, ma anche le preoccupazioni attuali, che possono rendere riluttanti i Ceo ad affrontare percorsi innovativi.
Ne è convinta Gartner, che ha identificato quelli che potremmo, con un po’ di ironia, definire i sette mal di testa dei Ceo, che sarebbe bene i Cio non ignorassero e anzi indirizzassero con azioni specifiche.

Il primo di questi mal di testa è rappresentato dalla mancanza di fiducia nelle prospettive future. L’incertezza è sicuramente un pesante freno agli investimenti per il prossimo anno. Per questo motivo, sarebbe meglio che i Cio limitassero le loro richieste e mantenessero la linea del ”si fa con quel che c’è”. Piuttosto sarà importante far presente il problema delle risorse disponibili a chi è responsabile delle iniziative di business.

Il secondo problema dei Ceo è fronteggiare da un lato gli investimenti nella crescita, dall’altro l’esigenza di mantenere un surplus di cassa adeguato per rispondere a eventuali problemi di tipo finanziario o di business.
Per rispondere a queste esigenze, i Cio devono prestare molta attenzione che nella presentazione dei progetti di loro interesse siano sempre ben visibili il contributo alla generazione di cassa e all’accelerazione del cash flow.

Il terzo punto evidenziato da Gartner è l’efficientamento dei costi. Dopo due anni di tagli radicali alle spese, i Ceo hanno capito che è il momento di sviluppare efficienze sistemiche reingegnerizzando invece che tagliando. Per questo motivo, sarà compito dei Cio rivedere i principali processi di business in un’ottica di risparmi di costi strutturali e di automatizzazione.

Non si può non parlare di innovazione, in vista di un nuovo anno. E secondo Gartner, dopo due anni di freni e di progetti rimandati, molti Ceo sentono oggi il bisogno di spingere sull’acceleratore. Per i Cio, di conseguenza, è arrivato il momento di introdurre nuovi prodotti e servizi in azienda, si tratti di e-commerce, di e-service, di social marketing, o di servizi location based.

Non manca l’impegno politico. I Ceo devono impegnarsi, secondo Gartner, in un dialogo più stretto con gli esponenti governativi, soprattutto in materia fiscale e regolatoria. Da parte loro, i Cio dovranno creare una altrettanto stretta collaborazione con gli uffici legali, al fine di riuscire a rispettare nuove regole nella gestione dei dati e delle informazioni.

Ci sono poi alcune preoccupazioni di più ampio respire che interessano i Ceo e riguardano questioni macroeconomiche e macrosociali, dal prezzo del petrolio, all’ambiente, all’ascesa di economie emergenti quali quella cinese. Il ruolo dei Cio in questo caso è pragmatico. Si tratta di intervenire direttamente nelle questioni che riguardano il risparmio energetico e la sostenibilità.

Infine, l’ultima preoccupazione dei Ceo è di tipo generazionale. Secondo Gartner, nei prossimi 18 mesi è lecito aspettarsi un importante turnover nelle fila dei Ceo. Sarà importante, nell’instaurare nuove relazioni, lavorare sulla comprensione delle potenzialità dell’It. Fin da ora, però, i Cio faranno bene a guardarsi intorno per cercare di capire chi, all’interno della struttura aziendale, è destinato a ricoprire ruoli di responsabilità crescente. L’obiettivo è gettare fin da subito le basi per una collaborazione proficua futura.

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