I cinque anni di Torino wireless

Il bilancio delle attività della Fondazione che in questi anni ha lavorato con start up, Pmi e grandi imprese

La Fondazione Torino Wireless entra nel suo quinto anno di attività in
compagnia di 182 imprese che hanno usufruito dei servizi di supporto,
tecnologici, manageriali e finanziari, attivati dalla Fondazione, in
collaborazione con i soci pubblici e privati, per favorire la loro crescita e
affermazione sui mercati.
Nei suoi primi quattro anni
la fondazione ha lavorato per lo sviluppo delle imprese ad alto potenziale
muovendosi in più direzioni: collaborazione diretta con start up e Pmi, avvio di
grandi progetti per imprese già affermate, raccolta e gestione di risorse
finanziare pubbliche e private per l’accelerazione di impresa, per il sostegno
alla Ricerca e Sviluppo e per la creazione di nuovi brevetti.




Uno dei risultati più sorprendenti
è stata la capacità di mobilitare risorse finanziarie: oltre ottanta milioni di
euro nel quadriennio 2003-2006, che diventano 120 milioni nel quinquennio
2003-2007 e con un obiettivo di circa 300 milioni entro il 2012. Fondi resi
disponibili da Venture Capital, bandi Far, bandi su Grandi Progetti e
direttamente da Torino Wireless.





Nell’ambito delle Pmi, gli esperti di Torino
Wireless hanno esaminato a fine 2006 332 piccole imprese e hanno concordato una
linea di collaborazione con 182 aziende (per un totale di 514 interventi) che
rappresentano 3.198 dipendenti per un fatturato complessivo di 391 milioni di
euro. Ad oggi, fra le attività di consulenza e di trasferimento tecnologico,
Torino Wireless ha direttamente investito in quest’area 8,3 milioni di euro.
Sono stati creati: 12 fra prototipi e dimostratori, 15 prodotti innovativi
pronti per il mercato, 5 trattative commerciali avanzate o concluse, 6 brevetti
e sono stati aperti diversi canali per collaborazioni tra Pmi e grandi
aziende.


Ugualmente importanti i processi di
clusterizzazione

(aggregazione di imprese della stessa filiera e collaborazione per sviluppo di attività e prodotti) avviati sul settore dell’infomobilità (32 aziende operative nel Cluster sugli Intelligent transport system) e i bandi tematici per favorire la collaborazione tra Pmi e grandi imprese.

A conclusione del 2012 Torino Wireless si
attende di aver coinvolto nelle attività di Distretto circa trecento imprese,
per 7.500 dipendenti con un fatturato di oltre mille milioni di euro. Per
favorire l’ingresso delle imprese maggiori in nuovi e grandi progetti, Torino
Wireless ha creato le pre-condizioni e avviato i processi per cogliere le
opportunità di crescita in business emergenti.



Interventi recenti hanno riguardato il lancio e il
consolidamento della filiera Galileo in Piemonte, a partire dall’alta formazione
(Master on Galileo and Related Applications) alla Ricerca (Laboratorio NavSas,
gruppo di ricerca congiunto Boella-Politecnico) fino alla acquisizione
dell’incarico per la fornitura della Precision time facility (stazione di terra
del sistema Galileo). A ciò si aggiunge l’azione di sensibilizzazione nei
confronti delle Pmi, attraverso il bando, erogato direttamente dalla Fondazione,
per lo sviluppo di applicazioni e servizi collegati al sistema Galileo (1,5
milioni di Euro su 5 progetti finanziati).




Utilizzando i fondi regionali Docup
sono stati complessivamente attivati finanziamenti per 8,4 milioni di euro per
lo sviluppo di tre progetti (valore totale 12,1 milioni di euro): un prodotto
per l’assistenza domiciliare agli anziani (l’Orologio assistivo dream), un
ricevitore multifrequenza del segnale Galileo, servizi che utilizzano il sistema
Galileo per il controllo degli accessi, la gestione delle emergenze e la
certificazione del tempo nelle transazioni finanziarie. Grazie alla prima
tranche di finanziamento Miur, sono partiti tre progetti nell’area
dell’infomobilità dal valore totale di dieci milioni di euro, che coinvolgono
complessivamente otto Pmi e sette grandi.


La Fondazione ha poi favorito la nascita di due
fondi di Venture Capital: Piemontech e Innogest Capital, con oltre sessanta
milioni di capitali raccolti in prevalenza da investitori istituzionali privati.
Inoltre, ha promosso la costituzione di un Club degli Investitori. L’ultima
iniziativa nel mercato dei capitali risale a pochi giorni fa con la creazione
del Polo del venture capital che raggruppa undici fondi che coprono tutti i
segmenti del venture capital (dall’Angel Investing al late stage) e
rappresentano complessivamente risorse finanziarie gestite per oltre un miliardo
di euro.

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