I chip europei sorprendono il mercato

Solo sei delle prime venti aziende nel mercato dei semiconduttori sono cresciute nel 1998, secondo quanto indicato da Dataquest nel consueto rapporto di bilancio del settore, del quale sono stati resi noti i dati preliminari. Ancora una volta, è …

Solo sei delle prime venti aziende nel mercato dei semiconduttori sono
cresciute nel 1998, secondo quanto indicato da Dataquest nel consueto
rapporto di bilancio del settore, del quale sono stati resi noti i dati
preliminari. Ancora una volta, è Intel a guidare il plotone, con entrate
complessive per 22,6 miliardi di dollari, ma una crescita stavolta
contenuta in un modesto 4,3%. A sorprendere, quest’anno sono stati
soprattutto gli europei. Philips, Siemens e St Microelectronics, che
occupano rispettivamente le posizioni dalla ottava alla decima della
graduatoria, sono infatti nel ristretto lotto delle aziende in ascesa,
assieme alle americane Lucent (quattordicesima) e Amd (sedicesima). Il
costruttore tedesco, in particolare, è riuscita a chiudere con il miglior
saldo favorevole (+ 12,4%), avvicinando in classifica Fujitsu, invece fra
le aziende maggiormente in difficoltà nel settore.
Com’era facilmente prevedibile, la peggio è toccata ai produttori
orientali. Hitachi è calata del 26,2%, mentre poco sotto cali del 20% si
collocano, nell’ordine, Nec, Samsung, Toshiba e Fujitsu. In questo lotto si
inseriscono anche National Semiconductor e Texas Instruments. Rispetto allo
scorso anno, le posizioni in graduatoria non sono variate molto, ma le
distanze si sono assottigliate. Philips e St Microelectronics, per esempio,
sono ora in grado di minacciare il sesto posto di Samsung, visto che si
parla di fatturati oscillanti fra i 4,75 e i 4,02 miliardi di dollari.

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