I 5 pilastri della sicurezza mobile in azienda

Un mix di applicazioni e dati di tipo personale e aziendale conservati sullo stesso dispositivo: un potenziale esplosivo, considerando che le prime possono rappresentare una minaccia per la compromissione della riservatezza, confidenzialità e integrità delle seconde.

Anche quest’anno ho partecipato al Mobile World Congress di Barcellona, un evento che ha il grande merito di comunicare agli addetti ai lavori i futuri trend del mercato delle comunicazioni mobili, e che è caratterizzato, da una parte, da un fitto calendario di presentazioni e tavole rotonde, e dall’altra, da un’enorme area espositiva.

È facilmente osservabile da parte degli abituali frequentatori dell’evento, alla cui categoria io appartengo, che, all’interno dell’area espositiva, cresce di anno in anno lo spazio del padiglione riservato agli espositori delle applicazioni. E difatti, come testimoniano i dati forniti periodicamente da vari osservatori, cresce costantemente il numero di applicazioni, (le cosiddette App), installate sui nostri smartphone e tablet, e l’impiego delle stesse per esigenze legate a interessi personali di ogni genere.

Di conseguenza, dal momento che, in primo luogo, le aziende stanno adottando sempre più la mobilità per indirizzare in modo più efficiente le esigenze legate ai processi aziendali, ed in secondo luogo, è sempre più persistente il trend del BYOD (Bring Your Own Device), avremo un gran numero di applicazioni consumer presenti sullo stesso terminale in cui si trovano installate anche applicazioni aziendali.

Un mix di applicazioni e dati di tipo personale e aziendale conservati sullo stesso dispositivo, che potremmo definire potenzialmente esplosivo, considerando che le prime possono rappresentare una minaccia per la compromissione della riservatezza, confidenzialità e integrità delle seconde.

È importante però essere assolutamente chiari in merito: un’azienda può tranquillamente intraprendere fin da ora il cammino di adozione della mobilità anche per i processi critici aziendali, e perfino fare un endorsement del trend BYOD per cogliere le opportunità che questo fenomeno può offrirle, o per lo meno per soddisfare le (legittime) richieste dei dipendenti.

Symantec sta aiutando molte aziende, appartenenti a vari settori di business, ad intraprendere questo percorso. Il portafoglio che Symantec ha sviluppato per l’ambito mobile aziendale, si basa su 5 pilastri: user & app access, app & data protection, device management, threat protection e secure file sharing.

Ciascuno di questi pilastri rappresenta una categoria di tecnologie che può essere implementata anche per conto proprio, e difatti ci sono aziende che hanno sviluppato il proprio business intorno ad una sola delle aree sopracitate. Tuttavia, per gli ambienti mobili, queste funzioni sono molto correlate ed interoperabili, e i casi tipici di adozione del mobile nelle aziende hanno evidenziato che in molti casi è necessario implementare tutti i suddetti pilastri per conseguire i livelli attesi di produttività e protezione.

Grazie a queste soluzioni tecnologiche -già disponibili- che consentono ad un’azienda di “disegnare” i processi evolutivi in ottica “mobile”, sarà possibile gestire con la necessaria confidenza tutti i rischi legati alla condivisione di dati e applicazioni, personali e aziendali, sullo stesso terminale.

Marco Bavazzano
Symantec Director Security Strategist Southern Region

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