Hp vuole un posto di primo piano nell’area service

L’anno “uno” della nuova entità post merger prende avvio facendo leva su un’infrastruttura flessibile, definita “Adaptive”, in grado di fornire ai clienti servizi integrati. È questa la base per diventare uno dei player principali del mercato.

È partito da poco il primo vero anno completo di attività della divisione servizi di Hp, anch’essa coinvolta, com’è ovvio, nella complessa operazione di merger con Compaq, che ha portato in dote un’esperienza a propria volta derivata in parte dalla precedente acquisizione di Digital. La struttura si presenta sul mercato in forma riveduta, rinforzata e corretta, traendo coraggio dall’andamento di settori come l’outsourcing e la consulenza, capaci di crescere ancora a due cifre nel 2002, e focalizzandosi su comparti come le utility, il government e il mondo finanziario. E lo fa introducendo sul mercato, come spiegato da Tino Canegrati e Bruna Bottesi, rispettivamente general manager e marketing and alliance di Hp Services, una nuova infrastruttura, definita "Adaptive", per sottolinearne la flessibilità. "Si tratta di un concetto già esistente, a dire il vero – sottolinea Canegrati -. Di per sé basterebbe l’esempio dello spin off con Agilent e della fusione con Compaq per capire. Nel primo caso, nel giro di tre mesi, il 20% degli allora 100mila dipendenti Hp venne separato e reso completamente autonomo dall’unica infrastruttura informatica di accesso alle informazioni esistente. Con Compaq, viceversa, si è trattato di integrare e rendere comune un intero sistema informativo e di condivisione di file e distribution list a pochi mesi da un merger che ha visto confluire 80mila dipendenti da una parte e 70mila dall’altra".

I cinque pilastri alla base dell’infrastruttura


L’infrastruttura Adaptive, dunque, si propone di rispondere alle esigenze fondamentali di business del cliente e si fonda su cinque


pilastri, ovvero l’offerta di servizi di It governance, per rispondere all’esigenza di cambiare rapidamente; la disponibilità di un’offerta mission critical, per assicurare al cliente un’infrastruttura affidabile; la fornitura di servizi estesi, per rispondere al bisogno di creare solide relazioni; la proposta di un ambiente aperto e servizi multi-tecnologici, per massimizzare la produttività delle risorse tecnologiche e umane. L’ultimo punto riguarda la fornitura di servizi legati alle nuove tecnologie, per ottimizzare l’investimento It esistente e cercare innovazioni per il futuro.


La strategia operativa prevede un approccio di tipo collaborativo e non invasivo e l’azienda è disposta anche a lasciare la guida dei progetti nelle mani dei clienti. "La domanda va nella direzione dei servizi integrati – rilancia Canegrati -, non della semplice manutenzione del sistema. Nell’anno uno della nuova Hp, l’obiettivo è quello di diventare uno dei due principali player nel mercato dei servizi, non solo in Italia".

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