Hp riparte dal branding

Da Hp le nuove linee strategiche che caratterizzeranno l’offerta delle divisioni Ipg e Psg

25 giugno 2002 La forma è sostanza, a volte. E
nel caso della fusione tra Hp e Compaq la forma finisce per assumere una valenza
particolare. Non è dunque un caso se nel prossimo Gran Premio che si correrà a
Silverstone, le Williams

non vestiranno più il logo rosso di Compaq, sostituendolo con
quello blu di Hp.
Dopo i mesi dei legali e degli amministratori, è arrivato
il momento di far capire non solo che la transizione è partita, ma che in
qualche caso è anche a buon punto.
E Hp lo fa a partire dalla divisione Imaging and
Printing
(Ipg), per la quale dichiara
che l’integrazione è già completata. Non si tratta semplicemente di Compaq, con
la quale, non essendoci un’offerta comparabile, l’operazione è stata immediata,
ma anche di Indigo, la società specializzata in tecnologie
digitali per la stampa, acquisita poche settimane dopo l’annuncio del merge.
Anche con Indigo l’acquisizione è ormai cosa fatta, e, più in particolare, Hp ha
integrato il motore Indigo nelle sue soluzioni per il
fotofinishing

.
Per il resto, si tratta di continuare a
muoversi sul mercato, magari cercando di anticiparne le tendenze.
Spiega Danilo Cazzola, General
manager della divisione Ipg in Italia:
«L’Imaging and
Printing Group  vale da solo qualcosa come 600 milioni di dollari e occupa
posizioni di reale dominanza in alcuni mercati. Abbiamo una share del 56,4% sul
mercato italiano delle personal laser, del 39,7% su quello
degli scanner, del 37,1% su quello delle personal
inkjet
, per non parlare degli All-in-One, dove la
nostra share supera l’82% e dei consumabili , con oltre il 90%.
Ma ancor più rilevante mi sembra il dato relativo alle macchine
fotografiche digitali
, mercato per noi relativamente nuovo, dove oggi
abbiamo una quota dell’11-12% in termini di unità vendute e ci posizioniamo al
quarto posto, dopo nomi tradizionalmente attivi nel comparto
».
Quanto
alle linee di mercato, Cazzola sottolinea come nell’area printing due siano gli
elementi guida: da un lato la migrazione dai prodotti single function ai
multifunction, dall’altro il focus sulla stampa
fotografica
. A livello tecnologico, invece, Hp ha annunciato la
versione IV della propria tecnologia Photoret per la
definizione e la correzione dei colori e delle immagini.
Molti i prodotti in
arrivo, per la maggior parte dei quali bisognerà però aspettare ancora qualche
settimana.


Anche nelle altre divisioni, la strada oggi è quella
di affermare delle linee di continuità nella transizione, stabilendo dei
percorsi chiaramente identificabili anche dagli utenti/consumatori.
Lo si
intuisce dalle parole di Emilio Ghilardi, General Manager Consumer
Clients Products
del Personal Systems Group Emea, il quale fa il
punto sulle politiche di branding definitivamente adottate all’interno della sua
divisione. «

Per quanto riguarda il canale commercial,
ovvero desktop e notebook destinati all’utenza business e professionale, il
brand di riferimento sarà comunque Compaq, esplicitato con l’offerta
Evo. Sui canali consumer, i brand Hp e Compaq coesisteranno per
quanto concerne i desktop (Presario e Pavillion
le linee), mentre per quanto concerne i notebook l’offerta sarà solo
Presario. Le workstation
saranno marchiate Hp, mentre per i palmari si è
deciso di mantenere il marchio Hp e la denominazione
iPaq».
Quanto alle tendenze in atto, già si
guarda a due periodi clou. Per il Bts (Back to School), Hp prepara un’offerta
completa di Presario e Pavilion con cuore sia Amd sia
Intel, a significare che non v’è predilezione per l’una o per
l’altra piattaforma. Per Natale, invece, motore delle vendite saranno i
Dvd riscrivibili, che andranno ad equipaggiare una gamma
decisamente più ampia di price point.
E Linux? Non v’è
guerra verso il mondo Wintel, dicono in Hp. Quindi Linux sì, ma
forse per il mondo consumer è ancora prematuro proporlo.

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