Hp porta Linux in Asia

La società ha iniziato a commercializzare in 12 Paesi asiatici due linee di desktop con cuore Turbolinux. Quando il commitment diventa fatto.

17 marzo 2004 Una prima mossa l’aveva fatta pressapoco un anno fa,
quando, cogliendo al volo un’iniziativa del Governo indonesiano, non diversa
nella finalità al nostro “Vola con Internet”, aveva proposto notebook a prezzi
da battaglia con preinstallato Linux anzichè Windows.
Ora però Hp
ci riprova decisamente più in grande, con una inziativa che non serve a
cogliere l’onda di una sovvenzione statale, bensì ad ampliare mercatro e
share.
La società ha annunciato infatti di aver dato il via alla
commercializzazione di Pc con sistema operativo Linux in 12
Paesi asiatici
.
Si tratta di una iniziativa indirizzata al
mercato business e, almeno fino a pochi giorni fa, tenuta un po’ sotto
silenzio. Tanto che non era nemmeno del tutto chiaro quale versione del sistema
operativo alternativo a Windows la società avesse deciso di adottare.
Ora la
cose sono un po’ più chiare e, oltre a sapere che le macchine sono già
disponibili commercialmente per Hong Kong, India, Indonesia, Giappone, Corea,
Malesia, Filippine, Singapore, Taiwan, Tailandia e Vietnam, si sa
anche i desktop in questione (i modelli dx2000 e cd5000) utilizzeranno
Turbolinux 10 Desktop.
Gli analisti osservano con attenzione
la mossa di Hp. Evidentemente la società non è la prima spingere Linux sul
desktop: in fondo Hp e Sun lo stanno dicendo da mesi.
Però, e questo è un
dato inconfutabile, Hp vende molti più pc di Sun e Ibm. E un suo commitment in
questa direzione ha un peso non da poco.

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