Hp OpenView fa da perno alla concretizzazione dell’Adaptive Enterprise

Nel corso dell’ultimo anno, Hewlett-Packard ha provveduto a rafforzare il proprio prodotto di system management, attraverso una serie di acquisizioni. Oggi, la proposta per le aziende comprende soluzioni estese anche all’identity e al change management.

Se c’è un’azienda che negli ultimi tempi ha sviluppato una consistente esperienza in materia di acquisizioni, questa è senza dubbio Hewlett-Packard. Al gran botto generato con l’operazione di fusione con Compaq, hanno fatto seguito, soprattutto nel corso dell’ultimo anno numerose acquisizioni, “minori” solo perché i nomi coinvolti non sono di estrema notorietà, ma estremamente significativi se inquadrati nel più generale contesto della strategia Adaptive Enterprise, che ormai ispira qualunque mossa della società. Gli assorbimenti portati a termine negli ultimi dodici mesi hanno interessato pressoché unicamente il mondo del software e sono servite a puntellare o a colmare lacune per la piattaforma di enterprise management OpenView. In ordine di tempo, l’ultimo colpo messo a segno è l’acquisizione di TruLogica, specialista di identity management e provisioning, ma lo shopping ha portato a un rafforzamento in diversi settori strategici, oltre a quello appena citato e al quale si può ricondurre anche l’integrazione del business SelectAccess, comprato nel luglio 2003 da Baltimore Technologies. Nei mesi seguenti, poi, sono arrivate anche Talking Blocks, per la gestione dei Web service; Persist Technologies, specialista di soluzioni di Information lifecycle management (Ilm); Novadigm e Consera, che si collocano nell’ambito dell’automazione It, la prima soprattutto nel change managemente e la seconda nella modellazione dei servizi It, adattabili automaticamente ai cambiamenti di business.


Tutto quanto indicato sin qui, come detto, è andato a rafforzare OpenView, ovvero la componente software-chiave, nell’ambito della filosofia “Adaptive”, per offrire automazione, gestione, sicurezza e svariate altre caratteristiche utili a costruire una rete-sistema capace, in sostanza, di autogestirsi. Complemento a questa impostazione è il modello di utility computing, che consente agli utenti di tenere sotto controllo gli upgrade, implementarli e pagarli solo quando servono e sono realmente sfruttati nel business.

Risorse, servizi e business


La capacità, per un’azienda (di medio-grandi dimensioni), di gestire un’architettura a componenti altamente distribuita, che colleghi partner, fornitori e clienti, è una delle sfide più importanti che i Cio devono affrontare oggi. Il software di management, così, deve poter coprire tutti i livelli del sistema informativo, partendo dalle risorse, passando per i servizi, per arrivare al business. Nel primo ambito si collocano la necessità di rilevare e rappresentare automaticamente in forma grafica le infrastrutture di sistema, rete, applicazioni e storage, monitorare costantemente l’ambiente ed evidenziare le fonti di eventuali problemi di disponibilità o performance, allocare e mantenere gli asset nell’ambito del modello desiderato e creare report sui trend di utilizzo per prevenire futuri problemi. A livello di servizi It, le esigenze spaziano dalla visualizzazione dell’impatto di malfunziomenti alla definizione delle priorità in base ai Service level agreement (Sla) fino alla comunicazione agli azionisti dello stato della qualità del servizio. Salendo verso il business, infine, il system management deve poter mappare i processi e la loro dipendenza dalle risorse It, analizzare l’impatto di cambiamenti e adattare l’infrastruttura informatica, produrre un change management automatizzato basandosi sulle richieste di un processo di business.


Le recenti acquisizioni di Hp vanno proprio a integrare alcuni pezzi fondamentali all’interno di questa visione complessiva della gestione di un sistema informativo. “TruLogica ci consente di colmare il preesistente gap che avevamo sull’identity management, ovvero una delle componenti chiave per chi vuole gestire l’It come un business – spiega Maria Letizia Mariani, country manager della Software Global Business Unit, all’interno dell’Enterprise Systems Group di Hewlett-Packard Italiana -. Integrando la loro offerta, diamo ora ai clienti la possibilità di raggruppare le identità dei dipendenti o dei collaboratori e amministrarle sulla base dei livelli di policy e delle risorse a loro disposizione”. Rispetto al modello disegnato prima, sembrano altrettanto rilevanti le tecnologie acquisite con Novadigm e Consera. “Poter disporre di una soluzione di change management efficiente consente, oggi, di ottenere ottimizzazioni e, quindi, risparmi quasi impensabili – prosegue Mariani -. Le due aziende integrate nella prima parte di questo 2004 ci consentono ora di proporre alle imprese strumenti che consentano di modellizzare qualunque componente nella forma desiderata. Quello che fa Novadigm, in particolare, è implementare i modelli e gestire i cambiamenti secondo lo stato desiderato, per esempio, eliminando automaticamente un software non autorizzato che un utente ha installato sul proprio computer. Su scala più ampia, è possibile così controllare con i dovuti automatismi anche i cambiamenti derivanti dall’acquisizione di una nuova azienda”.


La tecnologia TruLogica sarà integrata nel software OpenView Select Access, per completare l’offerta di una soluzione integrata di identity management. La linea Novadigm sarà combinata con quella Consera (che serve a creare modelli per i servizi It), in modo da ottenere qualcosa che possa essere proposto come “facilitatore” per i dipartimenti It nella gestione di risorse basate su policy prestabilite, in linea con lo stato del sistema desiderato. A quanto prospettato fin qui, si aggiunge l’integrazione di Talking Blocks, che porta in dote la propria Service-Oriented Architecture e andrà a rafforzare il framework di gestione dei Web service di Hp, nel disegno della società di proporre ai clienti un supporto per aiutarli nell’integrazione fra l’It e gli obiettivi di business. Il software acquisito potrà essere usato anche per sviluppare e gestire servizi Web che si interfaccino con l’Hp Utility Data Center, per modificare dinamicamente un’infrastruttura It sulla base delle necessità del business aziendale.


In termini pratici, nei prossimi mesi saranno disponibili la piattaforma di integrazione Lcm4ws e il Business Process Insight (da Talking Blocks), Select Access 6.0 e Itsm Best Practices (sul fronte identity management), oltre agli aggiornamenti già previsti di Insight Manager e Operations 8.0.

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