Hp – Fabio Gabbiani responsabile formazione

Per quanto riguarda la formazione interna, Hp l’anno scorso è riuscita a fare più di 150.000 ore di formazione in Italia, che significano in media dieci giornate a persona. Da oltre un anno in Hp la filosofia formativa è stat …

Per quanto riguarda la formazione interna, Hp l’anno scorso è
riuscita a fare più di 150.000 ore di formazione in Italia, che significano
in media dieci giornate a persona. Da oltre un anno in Hp la filosofia formativa
è stata trasferita in maniera molto chiara, con un modello basato su
tre numeri magici: 70, 20 e 10. Questi valori emergobo da una ricerca sul modo
di apprendimento degli adulti, dove il 70% è dato dall’esperienza,
il 20% dalle relazioni e il 10% da quello che chiamiamo education. Il che significa
che quando si parla di formazione e non si tiene conto del coaching, del mentoring
o dell’autoapprendimento, si rischia di perdere una dimensione che, invece,
è importante, perché per esempio nel 70% d’esperienza ci
sono i project work, il training on the job o le comunità di lavoro che,
tra l’altro con la tecnologia e con i portali sono tutte dimensioni in
crescita. Quando parliamo di relazioni, parliamo di coaching e mentoring ma
il tutto non è facilmente quantificabile in termini di giornate di formazione.
Anche nell’aula il tema è in costante cambiamento, nel senso che
la formazione oggi non è solo l’aula classica, ma anche l’e-learning,
che si utilizza per il trasferimento delle informazioni, mentre l’aula
si usa per fare la cosiddetta action learning o lavoro sull’esperienza
dei manager per gestire le proprie risorse. Quindi la formazione sta cambiando,
anche se talvolta ho la sensazione che la dimensione della formazione sia ridotta
all’aula e non si tenga conto di tutto il resto.

Occorre che le persone e le aziende abbiano un progetto e quindi un piano formativo,
anche se in molti casi le società tendono a ricercare collaboratori adulti
che abbiano una capacità d’autoprogettazione. Dall’altra
parte, però, le aziende hanno bisogno di definire dove andare e quale
è il loro piano di crescita a cui va legato un piano di sviluppo e di
formazione, ma tutto questo, nel nostro Sistema paese, credo che sia ancora
al di là da venire. Osservando i partner, anche qui vedo quelli che ci
credono e investono e quelli che ci credono meno e non investono, pur avendone
le possibilità. Hp, quindi, li supporta facendo i classici corsi di formazione
per prodotti e soluzioni che oggi contemplano l’online e tutte le altre
modalità. Negli ultimi tre o quattro anni, tuttavia, ci siamo resi conto
che abbiamo bisogno di avere dei partner diversi. Ed è allora che ci
siamo domandati: «Possiamo essere un esempio anche noi, dal punto di vista
della formazione, per le aziende partner?» Questo ci ha spinto a realizzare
per loro una formazione diversa, non più soltanto basata sull’offerta
di prodotti-soluzioni, ma anche sulle competenze manageriali.

Abbiamo creato una business school per i nostri partner imprenditori, con cui
lavoriamo da anni, ragionando anche sul concetto di azienda stessa, per cui
li invitiamo ad alcune attività formative assieme ai nostri manager.
In questo approccio, ritengo che ci sia una dimensione nuova, in base alla quale
il partner deve evolvere perché non gli chiediamo più soltanto
il posizionamento di un prodotto. Infatti, chiediamo di poter contare su un’azienda
che cresca anche da questo punto di vista e, ovviamente, alcuni partner lo capiscono
con più facilità, mentre altri hanno più difficoltà
a seguirci in questo impegno. Però è quel trasferimento di cultura
che, secondo me, le nostre aziende possono portare come un valore al sistema
imprenditoriale italiano. Da questo punto di vista credo che ci sia un cambiamento
in corso anche presso i partner, in quanto hanno voglia di migliorare. C’è,
tra l’altro, una dimensione importante che da un paio di anni è
innovativa per noi: per esempio elaboriamo dei business plan con i nostri partner,
al cui interno viene contemplato anche il tema dello sviluppo della formazione.
Infatti, vogliamo che comincino a pensare alla formazione come a un tema strategico
per lo sviluppo dell’azienda e quindi devono provare a ragionare da questo
punto di vista. È ovvio che poi spingiamo e investiamo su tutto quanto
i partner hanno bisogno di avere per migliorare il know how delle loro persone
interne, il quanto per Hp il canale conta tantissimo.

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