Hp, due gradi di separazione

Confermando in parte le indiscrezioni della vigilia, la casa di Palo Altoha deciso di creare due unita autonome, una concentrata sull’informatica el’altra sugli strumenti di misurazione e controllo. Sulla rampa di lanciouna divisione e-business.

Non c’è stato il clamoroso split che qualche indiscrezione della vigilia
aveva preconizzato, ma Hewlett-Packard è da oggi sicuramente un’azienda
diversa da quella che, in maniera lineare, si è evoluta per i propri
sessanta e più anni di storia, fino a raggiungere il secondo posto mondial
e
nell’informatica. L’area degli strumenti e di misura e controllo è stata
separata dalle attività legate ai computer e all’imaging, nel tentativo di
trovare una struttura più agile con cui affrontare le nuove sfide del
mercato.
Le due entità saranno indipendenti sia dal punto di vista finanziario che
nel management. é già sicuro che Edward Barnholt a guidare l’area
"measurement", che ancora non ha un nome ufficiale, mentre la parte
computing (che conserverà denominazione e marchio original) dovrà cercar
si
un nuovo Ceo, visto che Lewis Platt, una volta completata la
riorganizzazione, intende andare in pensione. Assai diversa è la
consistenza delle due società che si andranno a formare. Nella realtà
dedicata agli strumenti di misura si raccoglieranno prodotti come la
componentistica di test e gli strumenti di analisi chimica e medica.
Quest’area di business ha prodotto 7,6 dei 47 miliardi di dollari di
fatturato realizzati da Hp nel 1998. Sarà effettuata un’offerta pubblica
iniziale di titoli pari al 15% del totale entro la fine dell’anno. Gli
attuali azionisti, comunque, riceveranno titoli di entrambe le nuove
società. La scissione dovrebbe essere completata entro la primavera del
prossimo anno.
In quella che resterà Hewlett-Packard a tutti gli effetti rientreranno i
sistemi enteprise, i pc, il software, i servizi, le stampanti e le
soluzioni di imaging. Evidente appare l’intenzione dell’azienda di
recuperare la capacità di time-to-market un po’ smarrita negli ultimi temp
i
e che ha causato qualche rallentamento nei risultati recenti. Non è chiaro
fino a che punto su questa situazione abbia influito la presenza
all’interno dell’area "measurement", visto che, agli occhi degli
osservatori esterni, già sembrava che le attività procedessero in manier
a
abbastanza indipendente. Sarà, in ogni caso, inevitabile che Hp dovrà
procedere rapidamente, nel prossimo futuro, con gli sviluppi verso
Internet, il commercio elettronico e le nuove aree di servizi, per
mantenere il passo delle dirette concorrenti. Il management ha per ora
negato che la ristrutturazione debba comportare tagli di organico, anche se
le forze interne andranno riallineate, magari con procedure di
riconversione o flessibilità.
Qualche analista ha osservato come anche il progressivo abbandono di Lewis
Platt vada inteso come segno di rilancio e di cambiamento di mentalità. Il
manager, infatti, ha incarnato una tradizione che ha sempre visto l’azienda
muoversi con prudenza sul mercato. Durante la sua guida, tuttavia,
l’immagine complessiva si è indebolita, se n’è andata qualche fettina di
market share ed è stata posta un’enfasi forse eccessiva su business
stagnanti, come quello dei pc o di Unix. Il nuovo general manager dovrà
occuparsi anche di svecchiare l’immagine del costruttore e allinearla alla
frenesie dell’attuale mercato.
Pochi sono i dettagli sulle linee future di Hp, ma si sa che sarà posta
nuova enfasi sul business Internet. é probabile la creazione di una
divisione "e-services", che si svilupperà sia fornendo hardware e software
ai clienti che vogliono fornire servizi on line sia sviluppando una propria
offerta front-end. Un primo segno di questo rinnovato interesse è
l’annuncio dello sviluppo di un sito Web, in collaborazione con la start up
Ariba Technologies, destinato alla vendita di prodotti per l’ufficio e al
quale il costruttore contribuirà con la necessaria infrastruttura hardware
e software.
Nessun cambiamento strategico sembra invece previsto per il business
informatico. La continuità è dimostrata dal quasi parallelo annuncio
dell’imminente disponibilità del primo chipset che supporterà
l’architettura Merced, nella quale Hp si è impegnata direttamente fin
dall’inizio con Intel. é probabile che la strategia a breve-medio termine
preveda ancora il supporto doppio dei sistemi Hp-Ux per la fascia alta e di
quelli Nt per il low-end, ma, sulla lunga distanza, non è difficile
immaginare una scelta più definita in direzione di Ia-64.

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