Hp bene, i suoi pc anche meglio

Hewlett-Packard ha chiuso il secondo trimestre fiscale con un fatturato e un utile migliori del previsto, dati che secondo l’azienda porrebbero fine a un periodo piuttosto travagliato per molte delle sue divisioni di business. Il dividendo per azione c …

Hewlett-Packard ha chiuso il secondo trimestre fiscale con un
fatturato e un utile migliori del previsto, dati che secondo
l’azienda porrebbero fine a un periodo piuttosto travagliato per
molte delle sue divisioni di business. Il dividendo per azione
calcolato da Hp si attesta a 87 centesimi di dollari, escludendo però
gli oneri straordinari riferiti ai costi dei prepensionamenti, allo
spin-off di Agilent Technologies e altri fattori. Gli utili operativi
appena comunicati superano il valore fissato dagli analisti di Wall
Street, che avevano parlato di 82 centesimi di diveidendo. Includendo
gli oneri straordinari l’utile si traduce in 935 milioni di dollari
(contro i 918 dello stesso periodo di un anno prima) contro un
fatturato di 12 miliardi di dollari (un 15% in più rispetto ai 10,4
di un anno fa). Per Carly Fiorina si tratta di risultati eccezionali,
che verranno ribaditi anche nel corso dei prossimi trimestri. Due
sono state le aree in cui Fiorina ha osservato i cambiamenti più
significativi: il segmento dei server Unix, cresciuto del 26% in
termini di fatturato, e le attività di vendita, che hanno portato
alla conquista di nuovi clienti.
Andamento positivo anche per Agilent Technologies, ex divisione del
gruppo che continua a essere controllata da Hp. Tra i dati resi noti
da Hp nella sua relazione spicca il 57 percento di crescita in volume
della divisione Personal Computer, la più rapida tra i principali
costruttori e quasi tripla rispetto a un tasso di crescita medio
dell’industria che si colloca intorno al 20%. I server Unix
continuano invece a soffrire la concorrenza. Silenzio, infine, sui
numeri relativi alla giovane iniziativa degli e-services.

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