Hp automatizza le operation

L’ottimizzazione dei dati e dell’infrastruttura It nel destino della società. Un cammino fatto di strumenti “storici” (OpenView) e acquisizioni di tecnologia

In occasione del Software Universe 2007, tenutosi quest’anno a Barcellona al cospetto di oltre 4.000 partecipanti, il messaggio lanciato da Tom Hogan, senior vice president di Hp Software è stato chiaro: «Intendiamo essere il partner strategico delle global enterprise company per quanto riguarda il software e i servizi». Un obiettivo ambizioso, che la società conta di raggiungere attraverso un’agenda ritmata, fatta di crescita organica (il 70% dei 3,6 miliardi di dollari dedicati alla R&D sono destinati al software), ma anche di nuove acquisizioni, soprattutto nell’ambito della Business information optimization, uno dei tre pilastri portanti del’offerta assieme alle soluzioni di Business technology optimization e quelle incentrate attorno a Opencall.

Già oggi Idc attribuisce ad Hp la sesta posizione nella classifica mondiale dei maggiori vendor di business software, a fronte di un fatturato che è raddoppiato dal 2006 al 2007: solo nell’ultimo trimestre di quest’anno, la società ha registrato un tasso di incremento tre volte (in certi casi quattro) superiore a quello dei competitor, raggiungendo i 698 milioni di dollari.

A sostenere questa crescita è, a detta dei manager, soprattutto la velocità di deployment delle soluzioni Hp, sempre più integrate nonostante siano frutto di più acquisizioni. L’ultimo sforzo in questo senso è rappresentato da Automated Operations 1.0, realizzato dalla combinazione dello storico OpenView con i prodotti Peregrine, Mercury e Opsware (ultima società acquisita in ordine di tempo per 1,6 miliardi di dollari). La soluzione integra funzionalità di Business service management, It service management e Business service automation, elemento, quest’ultimo, di particolare rilevanza dal momento che è in grado di automatizzare le operazioni e orchestrare i processi tra i sistemi. Nessuna pretesa autonomica: d’altra parte, secondo i manager Hp, pensare che un sistema sappia da solo come risolvere i problemi è ancora una fantasia.

«Con Automated Operation 1.0 – ha sottolineato Ben Horowitz, ex Ceo di Opsware e ora vice president e general manager Bto di Hp Software – automatizziamo una serie di operazioni, isolando più facilmente i problemi, garantendo l’uptime dei sistemi e, quindi, incrementando la service agility. I benefici includono un migliore allineamento tra business e livelli di servizio, una maggiore efficienza operativa e un’incrementata agilità di business nel suo complesso».

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