Hp attesa a una svolta vitale

La decisione di fare a meno di Carly Fiorina implica la presa di coscienza della necessità di allineare le business unit alle strategie. Si impongono ora scelte coraggiose.

Il dimissionamento di Carly Fiorina dal ruolo di chairman e Ceo di
Hewlett-Packard impone qualche riflessione sull’attuale situazione dell’azienda
e sulle linee strategiche future.
Il consiglio d’aministrazione si è
affrettato a comunicare che non si prevedono cambiamenti drastici nei piani già
messi a punto.
Ma questa è una mossa volta soprattutto a tranquillizzare gli
azionisti e il mercato finanziario.
Se una decisione simile è maturata,
qualcosa da sistemare c’è.
Sui pc, per esempio, da troppo tempo dura
l’incertezza su ciò che Hp intende fare.
Seguire Ibm e cedere il business o
tener fede alla visione che aveva ispirato l’acquisizione di Compaq?
Una
scelta, di qualunque segno purché chiara, si impone.
C’è poi il focus
sull’Adaptive enterprise, interessante sulla carta, ma difficile da comunicare e
bisognoso di una struttura forte di consulenza e integrazione, che Hp non è
riuscita sin qui a sviluppare.
Il nuovo Ceo dovrà per forza riorganizzare le
linee di business, per allinearle alle strategie aziendali e ai segmenti di
mercato indirizzati. Definito il modello, andrà eseguito in modo efficiente,
pena una perdita di competitività che potrebbe risultare letale.

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