High tech e aziende: fine delle sofferenze

E nel 2008 finirà anche il digital divide. Mauro Nanni di Telecom spiega come cambia l’Italia digitale

Dietro le vicende legate all’entrata nell’azionariato della spagnola
Telefonica, alle indagini della magistratura c’è anche una Telecom che va avanti
e dalla quale, volenti nolenti, dipende anche un pezzo del futuro del Paese. Un
futuro che Mauro Nanni, responsabile top clients & Ict services del carrier,
ha tracciato ieri durante l’annuale incontro di Sirmi dedicato al mondo Ict.

L’esordio di Nanni è di quelli che fanno sgranare gli occhi.”La sofferenza del mondo business nelle
tematiche Ict è finita”
ha sentenziato il manager Telecom secondo il quale “anche nella politica esiste oggi una nuova sensibilità verso il tema dell’innovazione nelle Pmi e la Pa”.


La fine delle sofferenze per le aziende arriverà grazie allo sviluppo nei
prossimi due-tre anni di infrastrutture a larghissima banda con 100
Mbit/s per l’accesso dal fisso e 10 per quello da mobile

.
Inoltre è prevista l’attivazione di centri servizi regionali per servizi di computing e storage “ad altissima capacità e basso costo”.
L’eliminazione del digital divide di base (a circa 1 Mbit/s) è previsto per il
2008.





Sviluppo della rete dei contenuti per informazione e
intrattenimento, sviluppo della rete delle applicazioni informatiche per
l’innovazione e l’ottimizzazione dei processi delle imprese e della Pa,
diffusione delle Wireless sensor network (Rfid, sensori traffico sensori
heathcare) come estensione delle reti a larghissima banda per l’automazione,
ottimizzazione dei processi relativi a trasporti, sanità, logistica, ambiente
sono gli altri passaggi che disegnano un’Italia diversa dietro la quale ci sarà
Ngn2, il modello di rete convergente di nuova generazione.


Il Next generation network, prosegue Nanni, consente lo sviluppo di un
insieme di ecosistemi (sanità, Pmi e altri) fortemente efficienti, integrati e
interconnessi al loro interno attraverso lo sviluppo di centri servizi dedicati.
Tradotto significa che da una parte avremo la cartella clinica digitale, il
monitoraggio dei parametri della salute e teleconsulto con specialisti remoti,
mentre dall’altra ci saranno le informazioni sul flusso del traffico, la
gestione dinamica dei parcheggi e mobile payment.





In questo contesto il ruolo chiave è
interpretato dalla piattaforma Netcentric
che riduce i tempi di
realizzazione e implementazione delle iniziative, assicura una copertura
capillare del territorio e aumenta la convenienza economica delle soluzioni Ict.
Scendendo nel tecnologico il manager Telecom spiega come questo tipo di
piattaforma nasca dalla fusione dei tradizionali data center con le dorsali
ultraband della Ngn2 e un’infrastrutura middleware (sistemi di gestione
infrastrutture di Telecom) in grado derogare risorse informatiche secondo
modalità innovative e più efficienti dei modelli tradizionali.



Da un modello di Ict tradizionale, dove le
infrastrutture devono essere dimensionate per poter supportare i picchi di
domanda, si passa quindi un modello di Ict “utility like” che
rende possibile l’ottimizzazione del dimensionamento delle infrastrutture It
gestendo i picchi di Ict demand in modo flessibile. Per Telecom tutto questo si
traduce in un’offerta che copre tre segmenti: Pa, grandi aziende, Pmi con una
serie di iniziative a livello di sistema che va dall’e-gov, al turismo
all’Heathcare per la Pa, infomobility, logistica e pagamenti per le grandi
aziende e produttività, business continuità e sicurezza per le piccole e medie
imprese.


Gestione emergenze, monitoraggio ambientale
videosorveglianza, Netadvertising, risk management finanziario sono alcuni
esempi di offerte innovative che non vogliono essere uno sguardo azzardato verso
un futuro indefinito nel tempo, ma La realtà del listino della società di Tlc
che ha già varato per questo un partner program e attivato le partnership
commerciali.

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