Half Life 2 reinventa lo sparatutto

Tra i più attesi videogame del 2004, il gioco mantiene le promesse. Grafica sbalorditiva e grande coinvolgimento faranno la gioia degli amanti del genere. Un po’ troppo invadente il sistema per la protezione da copia

Dopo tanta attesa, ecco finalmente Half Life 2 (Vivendi). Tutti felici
guardiamo la confezione, con curiosità notiamo un bollino che avvisa che per
l’installazione è necessaria una connessione a Internet. Inseriamo il CD e
scopriamo che il sistema di protezione adottato dal gioco e denominato Steam,
consiste nel fatto che la procedura di installazione non si esaurisce con gli
elementi contenuti nel CD.


Terminata quella che di solito è l’installazione non possiamo iniziare a
giocare, abbiamo infatti bisogno di una ulteriore serie di file che ci
autorizzano a giocarlo e che risiedono su qualche macchina da qualche parte
della rete. Cosa c’è di male in questo sistema? Che pur disponendo di un
collegamento che sfrutta la fibra ottica, ci abbiamo messo mezz’ora ad eseguire
il download dei file senza i quali non saremmo stati in grado di provare il
gioco.


Con questa triste scelta, un titolo importante come Half Life 2 si autoriduce
tutta una fetta di mercato, quella composta da coloro che non hanno ancora una
connessione ultraveloce, o da chi ha un normale contratto a pagamento per il
tempo di navigazione. Il programma Steam, inoltre, è piuttosto invasivo, tanto
da aprire una finestra a ogni accensione di PC non collegato per comunicarci che
non siamo connessi e chiederci cosa vogliamo fare.


Dopo questa doverosa introduzione, passiamo al gioco.
Il protagonista è lo
stesso del primo glorioso Half Life e ci ritroviamo dunque di nuovo calati, in
visione soggettiva, nei panni del dottor Gordon Freeman, il quale dopo un po’ di
tempo, indefinito rispetto a quanto avvenuto nel primo episodio, si ritrova
Black Mesa invasa dagli alieni interessati alle risorse della terra. Tutto a
seguito di un esperimento andato storto.


All’inizio ci troviamo a City 17, una città nella quale vige una specie di
regime poliziesco/militare creato dall’amministratore Fallace Breen e che non ha
nulla di buono. Il nostro lavoro consisterà nel combattere questo regime,
fermare i suoi strani e misteriosi esperimenti e indagare sui rapporti tra il
sistema e una specie di corporazione aliena chiamata Combine. 


Secondo programma, il gioco era e rimane uno sparatutto ma la grafica e la
sceneggiatura sono ineccepibili.  La trama ha portato gli sviluppatori
progettare una sorta di percorso prestabilito. Ma questo non ci sembra un
limite. Tutt’altro, ha permesso di dare al gioco un ritmo decisamente più
intenso, aumentando il coinvolgimento.



Sparare è ovviamente l’attività principale, ma durante lo svolgimento del
videogame capiterà spesso di trovarsi a risolvere situazioni cercando di trovare
la leva giusta da abbassare o il bidone da far saltare. Alcune volte avremo
anche a che fare con enigmi degni di un’avventura grafica.


Si è parlato molto della fisica presente nel gioco e infatti funziona, si
possono prendere in mano casse, sedie e valigie, ma una volta lanciate la
sensazione è che il peso dei diversi oggetti sia lo stesso: lanciare una cassa
piena di materiale e una sedia vuota risulterà praticamente uguale.


Half Life 2 ha una grafica sbalorditiva, in grado di stupirci per tutto il
gioco. Quando entriamo in un locale possiamo notare persino che i mattoni del
muro sono tutti diversi uno dall’altro; alla base c’è un motore grafico potente
e ben progettato. Disturbo creato dal software Steam a parte, un’altra anomalia
è che nella confezione del gioco non c’è il libretto di istruzioni. 


In conclusione, ci sentiamo di consigliare Half Life 2 agli estimatori della
serie o del gioco in rete. Sulla confezione un bollino indica che il gioco è
consigliato ai maggiori di diciotto anni. 
Prezzo: 54,99
euro

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