Quella che forse è la più grossa federazione italiana di aziende che operano nel comparto It, il Gruppo Progress, ha annunciato di aver raggiunto nel 1998 un giro di affari di 160 miliardi di lire. Il risultato conferma un costante trend …
Quella che forse è la più grossa federazione italiana di aziende che
operano nel comparto It, il Gruppo Progress, ha annunciato di aver
raggiunto nel 1998 un giro di affari di 160 miliardi di lire. Il risultato
conferma un costante trend di crescita di circa il 40% anno su anno. 105 di
questi miliardi il gruppo li ha fatturati con le società possedute
totalmente, i restanti con quelle controllate. Oltre al raggiungimento e al
superamento degli obiettivi di affari, Progres ha comunicato di aver fatto
altrettanto con quelli reddituali. Il margine operativo, infatti, ha
superato il 10%. Alla parola crescita, inoltre, vanno accostati anche i
temi del peso del software e dei servizi (ormai oltre l’80% del fatturato)
e quello delle risorse umane. Le persone del gruppo, infatti, sono
costantemente aumentate di anno in anno: oggi sono circa 700, mentre solo
due anni fa erano poco meno di 500. In questa crescita ha contribuito
notevolmente la sede romana, che in poco tempo ha inglobato più di 100
persone. La circostanza non è casuale, dato che il management di Progres
vede nel polo romano un buon centro per quanto riguarda le aree di
investimento informatico di maggior peso specifico, in particolare per i
mondi finance e Tcl.
Qualitativamente, sempre il management del gruppo ha osservato come si
faccia sempre più largo il concetto di progetto chiavi in mano, che ormai
assorbe più del 60% delle attività delle società federate e ha individ
uato
nei progetti Erp per la pubblica amministrazione e nel diventare un centro
di competenza per le soluzioni Ibm due aree nelle quali si soffermerà
l’attività per l’anno attualmente in corso. Rimane da ricordare come il
core business del gruppo si orienti sempre verso la fornitura di soluzioni
globali di informatizzazione per i comparti dell’abbigliamento fashion (due
referenze su tutte: Benetton e Diesel), della logistica e delle banche
medio-piccole. Tra i progetti portati a termine nel 1998, infine, meritano
una citazione quelli per il data warehouse di Coca Cola Italia, della
gestione del ciclo passivo nell’Università Cattolica di Milano,
dell’imagine in Bmw Financial Services e del groupware orientato alle
visure camerali in Dun & Bradstreet.