Google risponde all’antitrust italiana

Nel documento consegnato all’Autorità Garante della Concorrenza l’impegno a rendere più trasparenti i meccanismi di funzionamento dei servizi Web.

Google si impegnerà nel rendere più trasparenti i meccanismi collegati al funzionamenti dei suoi principali servizi: dal motore di ricerca, a Google News passando per Adsense.

E’ quanto emerge da un documento, consegnato all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), che è stato reso pubblico online.

La società di Mountain View ha fornito chiarimenti a tutto campo spiegando, in particolare, che la filiale irlandese – dalla quale dipendono tutte le attività di Google in ambito europeo – provvederà a comunicare la percentuale di “revenue sharing” riservata agli editori ovvero a coloro che pubblicano contenuti in Rete ed, avendo aderito al programma pubblicitario AdSense, espongono inserzioni dei clienti reperiti dall’azienda fondata da Page e Brin.

Dal colosso statunitense ci si impegna anche ad applicare eventuali modifiche economiche all’accordo stipulato con gli editori nell’ambito del programma AdSense solo dopo la pubblicazione di una variazione sulla percentuale di “revenue sharing“.

Per quanto riguarda le eccezioni sollevate in merito a Google News, la società assicura che allorquando un editore dovesse richiedere la rimozione dal servizio dei siti web di sua proprietà, alla richiesta sarà dato seguito senza che l’intervento provochi alcun tipo di penalizzazione per quanto concerne l’inclusione delle pagine nelle SERP del motore di ricerca. L’intesa avrà una durata triennale.

Con la sua risposta, Google cerca di far cadere le contestazioni sollevate nella denuncia presentata dalla FIEG favorendo così una chiusura positiva dell’indagine avviata dalla AGCM procedimento che dovrà comunque concludersi entro il prossimo 15 ottobre.

Gli impegni assunti da Google possono essere visualizzati facendo riferimento alla documentazione pubblicata sul sito della AGCM.

L’investigazione da parte dell’antitrust italiana era stata avviata ad agosto dello scorso anno, dopo la denuncia presentata dalla FIEG che aveva accusato Google di abuso di posizione dominante.

Già da Mountain View si era osservato come servizi quali Google News non sottraessero lettori agli editori, anzi, favorissero nuove visite sui loro siti web. “La classificazione delle notizie avviene (…) senza alcun riguardo a considerazioni politiche o ideologiche, né alle dimensioni o alla proprietà dell’editore“, ha aggiunto Google. “L’obiettivo di Google News è sempre stato quello di offrire agli utenti il maggior numero possibile di chiavi di lettura in relazione a ciascun evento, così da favorire una migliore comprensione di ciò che accade nel mondo attuale“.

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