Google e Yahoo ispirano Milano

Entro marzo dovrebbe arrivare la nuova versione del portale comunale. L’analisi della situazione dell’Ict memeghina e i programmi

Entro fine mese Milano si doterà di un nuovo portale
“che non avrà nulla a che fare con quelli degli altri comuni ma si ispirerà
a Google e Yahoo”
. Alessandro Musumeci, direttore centrale dei sistemi
informativi del capoluogo lombardo parte dall’annuncio più eclatante per
descrivere la situazione informatica dell’amministrazione cittadina che, nuovo
portale a parte, mostra un po’ di problemi. Il nuovo sito dovrà trasformare ogni pc dei milanesi e delle imprese
in uno sportello virtuale di servizi. Per esempio sarà
possibile avere online tutti i certificati e le autorizzazioni, pagare le tasse
comunali, le multe e i servizi, prenotare servizi sanitari e fruire di quelli di
telemedicina, ricevere informazioni riguardanti il traffico e la mobilità oltre
a news sulle risorse turistiche e ambientali.


I servizi saranno fruibili da pc e apparecchi mobili, saranno
autenticati tramite la Carta regionale dei servizi che
permetterà anche di pagare online, mentre in accordo con il ministro Nicolais è
in fase di implementazione la carta d’identità elettronica e l’adozione di
piattaforme Open source. In futuro è prevista anche l’integrazione con i servizi
di contact center “Milano risponde” e con del digitale terrestre.

Dietro la vetrina scintillante di un sito che sostituisce il precedente
datato 1999 c’è però la situazione problematica dell’Ict
cittadina.
A parte il virus che un anno fa per qualche giorno ha bloccato
la macchina comunale denunciandone la mancanza di sicurezza, secondo Musumeci,
che ha già lavorato con la Moratti al ministero dell’Istruzione, i sistemi
informativi sono stati sviluppati “apparentemente senza un piano
strategico di riferimento, spesso per venire incontro a esigenze locali”.


Presso il Ced è presente un sistema centrale e 150 server applicativi, altri
trenta server, di proprietà della Direzione specialistica dei sistemi
informativi (Dssi), sono ubicati presso le diverse direzioni nelle quali
si trovano altri ottanta server non di proprietà
Dssi. Per evitare la dispersione è in atto un piano di
migrazione verso la rete centrale. Il tutto, prosegue Musumeci, è connesso a una
rete progettata nel 1999 (Campus 1) in cui i servizi di fonia non sono integrati
nei servizi di rete e la cui gestione è particolarmente onerosa. A oggi, però,
manca un servizio di monitoraggio 24×7 di tutti questi sistemi
ed è in fase di riorganizzazione il servizio di Help desk.


La situazione applicativa non è migliore. Il Comune dispone di 146
applicazioni eterogenee
per età, dimensioni e tecnologia. “Spesso
sono nate per rispondere solo a esigenze locali, con la conseguenza che il
colloquio tra applicazioni richiede in molti casi un reinserimento
manuale dei dati
. Per quanto riguarda la telefonia mobile (che
riguarda 3.600 apparati) è stato attivato un piano di migrazione da Tim a
Vodafone che ”consentirà consistenti risparmi”.
Se questo è il
presente il futuro appare radioso. Da qui al 2011 per le infrastrutture Musumeci
spiega che sarà implementata una nuova rete comunale (Campus 2) con il progetto
Informatica personale distribuita e nuove politiche per la sicurezza.


Per i sistemi applicativi oltre al nuovo portale saranno implementati
progetti di e-government con una nuova gestione documentale e del protocollo e
l’accentramento delle macchine in un unico Ced. A breve è previsto anche il
rinnovo il parco pc con la distribuzione di circa 4.800 pc in
architettura standard (di cui il 10% portatili) con Lotus Notes o Outlook e un
sistema centralizzato di distribuzione del software.

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