Google cresce, ma agli analisti non basta

Una trimestrale con crescite a due cifre, che delude sul fronte degli utili. Voci diverse dall’advertising cominciano a contribuire in misura più significativa al fatturato.

Arrivano anche i risultati della seconda trimestrale di Google e gli analisti storcono il naso.
Nonostante l’incremento del 24% nel fatturato, che passa da 4 a 5,1 miliardi di dollari, esclusi i costi di acquisizione traffico, superiori ai 4,99 miliardi attesi, la società resta al di sotto delle aspettative per quanto riguarda gli utili netti, anch’essi in crescita, che passano da 1,48 a 1,84 miliardi di dollari.  Escluse stock option e altre voci non considerate dagli analisti, gli utili della società si attesterebbero invece a 2,08 miliardi di dollari, vale a dire a 6,45 dollari per azione, al di sotto del 6,52 dollari per azione attesi.
Penalizzato il titolo nell’after hour.

In realtà, il trimestre di Google è da considerarsi tutt’altro che negativo, con crescite del 23% nell’advertising sia sui propri siti sia sui siti partner.
Soprattutto, ed è questo un dato positivo, anche se lentamente Google comincia a portare altre voci a contribuire al fatturato complessivo. Voci diverse dall’advertising e che si chiamano ricerca, search advertising, mobile, Google Apps, vale a dire i punti focali degli investimenti della società negli utlimi quarter.

Nel periodo in esame è anche cresciuto il numero di dipendenti, con l’assunzione di 1.200 nuovi addetti.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome