Google contro Bush: è braccio di ferro

Il mondo dei motori di ricerca sottosopra per le richieste dell’amministrazione Bush nel quadro di indagini antipedofilia. Google resiste, l’opinione pubblica si divide.

Google da una parte. Aol, Msn, Yahoo
dall’altra.
Nessuna contrapposizione tecnologica questa
volta, ma un duro braccio di ferro contro l’amministrazione
Bush
che ha causato un vero e proprio crollo del titolo Google al
Nasdaq in quella che senza mezzi termini può essere definita la peggiore seduta
dal giorno del debutto in Borsa

.
Oggetto del
contendere la richiesta avanzata dall’Amministrazione per
ottenere informazioni dettagliate sulle query effettuate sul motore di
ricerca su un arco di tempo di 60 giorni

dal 1° giugno al 31 luglio dello scorso anno, oltre a un elenco di un milione dei siti più ricorrenti.
Il tutto nel quadro di una indagine sulla pedopornografia
online e del tentativo di rendere attuativo il Child Online Protection
Act del 1998

.

Yahoo, Msn e Aol
hanno risposto positivamente
alle richieste dell’Amministrazione,
mentre Google ha opposto un netto rifiuto
, avocando diritti di tutela della privacy e di protezione di segreti industriali, il sospetto di anticostituzionalità del Child Online Protection Act, nonché una decisione della Corte Suprema, che già nel 2004 aveva accolto un ricorso contro l’obbligatorietà dei siti di applicare tutte norme stabilite dal Copa stesso.

Da parte sua l’Amministrazione difende le sue
richieste

, sostenendo che una volta in possesso di tutti i dati sarà in grado di valutare quante volte gli utenti vengono in contatto, nel corso delle loro ricerche, con materiale potenzialmente pericoloso per i minori.


Divisa, nettamente divisa, l’opinione pubblica americana.

C’è chi legge nella richiesta
dell’Amministrazione Bush una illecita ingerenza nella privacy degli utenti, c’è
chi vi legge una mossa legittima per tutelare soprattutto i minori, c’è chi vi
legge un “tanto rumore per nulla”.

Severa Gartner,
secondo la quale l’errore sta nel metodo adottato dall’Amministrazione.
Un
metodo definito per lo meno strano, visto che le stesse informazioni sarebbero
in ogni caso disponibili semplicemente commissionando una ricerca a società
specializzate, che offrono servizi di tracking, come comScore o NetRatings.

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