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Google Cloud, novità per API Speech-to-Text e messaging Pub/Sub

Pub/Sub Lite è un servizio di messaging di Google Cloud che offre un equilibrio tra volumi elevati e un costo conveniente.

In precedenza, per ottenere un basso costo, tutti i topic di Pub/Sub Lite erano di zona e memorizzavano i messaggi in una sola zona.

Ora Pub/Sub Lite offre topic regionali. A differenza di quelli di zona, i topic regionali sono replicati in modo asincrono in due zone invece che in una.

La replica – sottolinea Google Cloud – permette ai topic regionali di raggiungere un’alta disponibilità con SLO di percentuale di uptime mensile >=99,95%, superiore a quella dei topic zonali >=99,5%.

Google Cloud

Google Cloud ha messo in evidenza di aver progettato i topic Pub/Sub Lite regionali per i clienti per i quali ottenere un costo molto basso è una priorità, ma al contempo proteggersi dalle interruzioni di zona è un requisito.

I topic Lite regionali rappresentano un equilibrio, in termini di disponibilità e prezzi, tra i topic Lite zonali e il più robusto Pub/Sub, che è replicato su tre zone.

L’API Speech-to-Text di Google Cloud

L’altra novità per Google Cloud riguarda l’API Speech-to-Text.

La società di Mountain View ha infatti annunciato la disponibilità generale della nuova e intuitiva interfaccia utente visuale per l’API Speech-to-Text (STT), direttamente nella Google Cloud Console.

Questa nuova opzione rende l’API molto più semplice da usare per gli sviluppatori.

L’API STT permette agli sviluppatori di convertire la voce in testo sfruttando la tecnologia di riconoscimento automatico del parlato e di trascrizione di Google.

Dato che i progressi nell’intelligenza artificiale continuano a portare il parlato in nuove interfacce e dispositivi – sottolinea Google Cloud –, l’API STT consente di aggiungere funzionalità vocali alle proprie applicazioni per soddisfare meglio le richieste degli utenti finali.

Google Cloud

L’API Speech-to-Text copre un’ampia varietà di casi d’uso, dalla dettatura e i comandi brevi, alle didascalie e ai sottotitoli.

Ottenere il massimo da STT, mette tuttavia in evidenza Google, può essere un processo complicato. Raggiungere la massima accuratezza su qualsiasi caso d’uso dell’intelligenza artificiale richiede un’attenta verifica e messa a punto.

In precedenza, gli sviluppatori che costruivano soluzioni basate sull’API STT dovevano fare questo lavoro manualmente, sperimentando attentamente con l’API.

Solo per iniziare, gli sviluppatori avevano bisogno di familiarità con i concetti di integrazione della Google Cloud Platform e dovevano costruire i propri strumenti o gestire vari script e chiamate API.

Quest’ultimo rilascio semplifica notevolmente il processo, facilitando l’iterazione e l’integrazione dei modelli nelle applicazioni e permettendo agli sviluppatori di eseguire ogni funzione API dall’interno della Google Cloud Console.

Questi strumenti – ne è sicura Google – renderanno più facile per gli sviluppatori integrare l’API STT con i loro prodotti o servizi.

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