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Google Cloud lavora a chip proprietari e assume un manager Intel

Negli ultimi anni c’è stata una tendenza del settore in crescita per le aziende di grandi dimensioni a costruire i propri chip, e anche Google segue questa strada annunciando di aver assunto Uri Frank, dirigente di lunga data di Intel, come vicepresidente per gestire la sua divisione di chip personalizzati.

Amin Vahdat, Google Fellow e vicepresidente dell’infrastruttura dei sistemi ha affermato in un blog post  che il futuro dell’infrastruttura cloud è luminoso e sta cambiando rapidamente. Mentre Google continua a lavorare per soddisfare le richieste di elaborazione da tutto il mondo, Vahdat si è detto entusiasta di dare il benvenuto a Uri Frank come nuovo vicepresidente dell’ingegneria per la progettazione di chip per server.
Con Frank, Google ha un dirigente esperto nel settore dei chip , che ha trascorso più di due decenni in Intel passando da ruoli di ingegnere a vicepresidente aziendale presso il Design Engineering Group, la sua ultima posizione occupata prima di lasciare l’azienda all’inizio di questo mese.

Frank guiderà la divisione di chip personalizzati in Israele come parte di Google. Come ha affermato il nuovo manager di Google nel suo annuncio su LinkedIn , si tratta di un grande passo professionale, entrando a far parte di un’azienda con una lunga storia di costruzione di silicio personalizzato.

Frank ha dichiarato che  Google ha progettato e costruito alcuni dei sistemi informatici più grandi ed efficienti al mondo. Per molto tempo, i chip personalizzati sono stati una parte importante di questa strategia. Frank inoltre non vede l’ora di far crescere un team in Israele, mentre accelera le innovazioni di Google Cloud nell’infrastruttura di elaborazione.

Il lavoro di Frank sarà quello di continuare a sfruttare questa precedente esperienza per lavorare con clienti e partner per creare nuove architetture di chip personalizzate.
Infatti, Google vuole abbandonare l’acquisto di componenti della scheda madre di diversi fornitori per costruire il proprio  SoC, che a suo avviso sarà drasticamente più efficiente.

Vahdat ha affermato a questo proposito che invece di integrare componenti su una scheda madre dove sono separati da centimetri di fili, Google si sta orientando con decisione verso i Systems on Chip in cui più funzioni si trovano sullo stesso chip o su più chip all’interno di un unico pacchetto. In altre parole, il SoC è la nuova scheda madre secondo il manager di Google

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