Google Cloud annuncia di aver depositato un reclamo presso la Commissione europea relativamente a presunte pratiche anticoncorrenziali di Microsoft sulle licenze.
Il cloud computing – afferma Google Cloud – rappresenta uno degli sviluppi più significativi per l’economia europea nell’ultimo decennio. La migrazione al cloud ha permesso di ridurre i costi, offrire servizi con una portata senza precedenti e gettare le basi per la nascita di nuove imprese europee. Tuttavia, le pratiche di licenza legacy che vincolano i clienti a un singolo fornitore, rischiano di compromettere la capacità dell’Europa di sfruttare appieno le potenzialità di questa tecnologia.
Secondo Google Cloud, per anni, nel settore dei software di produttività, Microsoft avrebbe vincolato i clienti a Teams, anche quando questi avrebbero preferito altri fornitori. Ora, dal punto di vista di Big G l’azienda starebbe adottando la stessa strategia per spingere le aziende verso Azure, la sua piattaforma cloud. I termini di licenza di Microsoft secondo Google Cloud impedirebbero ai clienti europei di migrare i loro attuali carichi di lavoro Microsoft verso i cloud della concorrenza – nonostante non vi siano ostacoli tecnici per questo passaggio – oppure imporrebbero quello che Microsoft stessa ammetterebbe essere un esorbitante rincaro del 400%.
È uno statement duro e dettagliato quello pubblicato sul blog ufficiale da Google Cloud, che afferma di aver provato, come molti altri, a rivolgersi direttamente a Microsoft, e di aver avviato un dialogo a livello di settore sulla concessione di licenze cloud eque e aperte, nonché sostenuto gli interessi di clienti e partner che, parlando in prima persona, secondo Big G temerebbero ritorsioni sotto forma di ispezioni, o peggio. Secondo Google Cloud, purtroppo, invece di modificare le sue pratiche, Microsoft avrebbe stretto accordi una tantum con le aziende che hanno sollevato preoccupazioni.
Di conseguenza, Google Cloud ha annunciato: “Per dare voce ai reclami che sentiamo dai clienti – e da tutto il settore – e per cercare una soluzione che vada a beneficio di tutti, stiamo ora facendo il passo successivo depositando un reclamo ufficiale presso la Commissione Europea”.
Lo statement di Google Cloud relativo al reclamo riguardante Microsoft è consultabile nella sua interezza sul blog ufficiale dell’azienda.