Goldman: Hp rischia di perdere quota

Difficoltà per la nuova Hp, che stenta a portare a termine il processo di integrazione

12 settembre 2002 Il giudizio è piuttosto secco, e fa abbastanza effetto pensare che viene proprio da una delle società che lo scorso anno funse da advisor per Hp nella lunga marcia che la portò all’acquisizione di Compaq. Ma il punto resta: secondo Goldman Sachs la nuova Hp stenta a portare a termine il processo di integrazione tra le due realtà oggi confluite in un’unica struttura.
Questo giudizio nasce da un’indagine condotta presso 100 multinazionali con sede negli Stati Uniti dalla quale emerge che, in particolare per quanto riguarda i sistemi aziendali e i server Hp sta perdendo terreno nei confronti di Dell e Ibm, così come lo sta perdendo nei confronti di Emc nell’area dello storage. E il problema starebbe proprio nella mancata integrazione tra le strutture deputate a coprire questo tipo di mercato e questo tipo di clientela, problema che si fa particolarmente pressante con una concorrenza quantomai agguerrita.
Tuttavia Goldman Sachs – come del resto tutti gli analisti – non si sente ancora di dire se la fusione porterà a quegli obiettivi di riduzione dei costi un tempo annunciati, pur sostenendo che al momento tutto farebbe presagire un risultato positivo.

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