GlobalValue centra gli obiettivi di business

Dopo 12 mesi di attività la società, frutto di una joint venture tra Ibm e Business Solutions (Gruppo Fiat) ha presentato un fatturato di 707 milioni di euro, superiore alle previsioni iniziali.

Al giro di boa del primo anno di attività, il management di GlobalValue può tirare un sospiro di sollievo. Il business ha superato le previsioni e gli obiettivi sono stati raggiunti. Nata da una joint venture (al 50%) costituita nel 2001 all’inizio di luglio da Ibm e Business Solutions (Gruppo Fiat), GlobalValue non si può tuttavia considerare una start up in quanto ha raccolto l’eredità di alcune società già attive in ambito It e appartenenti ai due partner. E in effetti i risultati di 12 mesi di attività del global service provider, parlano di un fatturato di 707 milioni di euro, realizzati per il 70% sul mercato captive (Fiat) e per la restante quota sul mercato open con l’obiettivo, tuttavia, di aumentare progressivamente quest’ultimo valore fino ad arrivare a un 60% del business totale. Quattro trimestri, dunque, in continua crescita e anche le previsioni del terzo trimestre 2002 parlano di un incremento del fatturato del 14%.

Roberto Pattumelli, amministratore delegato di GlobalValue Services e GlobalValue Solutions, ha ricordato i fronti tecnologici su cui è presente la società. Innanzitutto in ambito Erp, dove vanta una posizione di ledership in fatto di progetti installati, poi nell’area Application management service (Ams), che può contare su 8 centri di competenza specializzati in ambiti innovativi e nel Service delivery, forte del supporto di 7 mainframe e 2.500 server. I dipendenti attualmente in Italia sono 2.800, a cui si devono aggiungere 300 professionisti presenti sull’estero (a supporto delle attività di Fiat in vari Paesi europei), valore questo che porta a una crescita complessiva delle risorse dell’8%.

”I primi 12 mesi sono stati piuttosto impegnativi – ha osservato Pattumelli – perché da tante società siamo riusciti a crearne una fondendo le diverse culture. A livello interno abbiamo migliorato l’efficienza, ridisegnato i processi aziendali e sviluppato nuove competenze, mentre verso l’esterno l’impegno ha riguardato l’innovazione tecnologica più orientata al cliente e una miglior ottimizzazione del canale. Siamo inoltre in tre mesi riusciti a ottenere la certificazione Iso 9001 per tutto il gruppo e abbiamo agito in frofondità per elevare la customer satisfaction”.

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