Gli strumenti per l’amministrazione digitale

I finanziamenti alle Alleanze Locali per l’Innovazione e al Riuso di progetti di e-gov sono solo il primo ponte tra Pa e cittadino. Ma occorre una profonda cooperazione interistituzionale

«La strategia di e-gov vuole fare dell’attuale manto leopardato di innovazione un tappeto omogeneo, percepibile e concreto, che copra tutta l’Italia, perché il sistema Paese non decolla se non si accendono i motori locali e perché tutti i cittadini hanno uguali diritti di cittadinanza digitale». Queste le parole del sottosegretario all’Innovazione, Beatrice Magnolfi, che sottolinea come, per avviare questo nuovo percorso, non si può che partire dalle amministrazioni locali. È per questo che sono stati pensati i nuovi bandi di finanziamento a favore delle Alleanze Locali per l’Innovazione (Ali) e del Riuso di progetti di e-gov, nati da un’attenzione particolare ai processi di back office e cooperazione interistituzionale. Le Ali, con un budget complessivo di oltre 30 milioni di euro, sono finalizzate alla promozione di un nuovo modello di cooperazione intercomunale, liberamente adottabile da ogni Comune, efficace e sostenibile. L’approccio all’innovazione si scosta dal paradigma meramente tecnologico per concentrarsi sul rilancio di politiche di sviluppo che pongano al centro il miglioramento sotto diversi punti di vista. Le Ali saranno aggregazioni tra piccoli Comuni su territori contigui, a gestione autonoma, finalizzate all’erogazione di servizi di supporto e alla qualificazione di servizi offerti, in grado di sostenere i propri costi di funzionamento con i corrispettivi dei servizi erogati. In linea con la stessa strategia, il nuovo bando per il Riuso pone l’accento sulla diffusione di soluzioni e non più solo di software, nella convinzione che sia necessario adottare, con la tecnologia, anche il modello organizzativo e funzionale. Un budget di oltre 150 milioni di euro, indirizzati principalmente alle amministrazioni che chiederanno di poter riusare le soluzioni. Le amministrazioni cedenti usufruiranno di finanziamenti solo per alcune voci, quali i costi di formazione e assistenza, di contestualizzazione del processo, di sicurezza e miglioramento della soluzione. «Si è data una nuova impostazione al progetto, all’insegna della cooperazione interistituzionale, della standardizzazione delle soluzioni e della chiara distinzione tra integrazione verticale, che interessa il rapporto Regioni-autonomie, e cooperazione orizzontale, tra enti aventi stessa natura e finalità», spiega Roberto Pizzicannella del Cnipa (Centro Nazionale per l’Informatica nella Pa). La vera cartina di tornasole per valutare in che misura le nuove indicazioni strategiche saranno state recepite dalle amministrazioni locali la avremo a luglio, quando scadranno i termini per presentare nuovi progetti per i due bandi.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome