Gli standard di Oracle Identity Management

La nuova offerta modulare di Oracle per la gestione delle identità aderisce agli standard Oasis e lascia da parte le Api proprietarie.

20 ottobre 2003

Si sa qualcosa in più circa la soluzione di Identity management che Oracle si appresta a rilasciare per l’integrazione con il proprio database e l’application server.


In primo luogo sarà aderente agli standard di questo settore. Il che significa che per la prima volta la società americana tralascia di basare su Api proprietarie una propria nuova soluzione.


Oracle Identity Management, infatti, utilizzerà Saml, cioè lo standard proposto dall’Oasis. Non solo: nei programmi della società c’è anche il supporto di varie specifiche di Web services che provengono dal fronte Ibm-Microsoft e da quello della Liberty Alliance (quella organizzazione sotto il cappello Sun).


Saml è stato scelto in quanto, a detta della società, ha mostrato un sufficiente grado di maturità nelle faccende tecniche relative all’autenticazione, contrariamente a quanto, per ora, avrebbe garantito Ws-Security.


Oracle IM, quindi, sarà composto da una serie di moduli disponibili trasversalmente alle altre applicazioni server della società: Single Sign-on, Certificate Authority. Delegated Administrate Services, Directory Integration and Provisioning, Provisioning and Integration Services.

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