Gli Smart Tag legano Windows Xp al Web

Per alcuni analisti la decisione di inserire nel sistema operativo i nuovi menu è un’implicita integrazione del browser, il che fornirebbe a Microsoft un indiscusso vantaggio competitivo. Da Redmond smentiscono, tuttavia il controllo sulle scelte degli utenti è innegabile

Microsoft ha deciso di estendere a Windows Xp una delle funzioni più
interessanti di Office Xp ovvero gli Smart Tag. Questi, lo ricordiamo, sono menu
sensibili al contesto che si attivano in funzione del compito che si sta
eseguendo e aiutano nella soluzione di alcuni problemi pratici e nell’esecuzione
di funzioni complesse, come può essere quella di estrarre una tabella di dati
finanziari da un sito Internet e scaricarla in locale, avendo la possibilità di
un aggiornamento in tempo reale dei dati.
Funzioni come questa, seppure
comodissime per l’utente, potrebbero però creare qualche problema a Microsoft
perché contravvengono a uno dei principi che la corte suprema degli Stati Uniti
ha imposto a Bill Gates di seguire, ossia di non integrare contenuti Internet
nei sistemi operativi. Nonostante ciò, è comunque in fase di test una nuova
versione di Internet Explorer che contiene gli Smart Tag. D’altra parte questi
menu, che vengono creati usando l’Extensible Markup Language (Xml), potrebbero
essere molto comodi in ambito aziendale per mantenere aggiornati dei dati
all’interno dell’intranet prendendoli direttamente da Internet.
Molti
sostengono che, anche se non in modo esplicito, dotare Internet Explorer degli
Smart Tag ha lo stesso significato di integrare il browser in Windows.
Quest’ultimo, infatti, una volta creato il collegamento può accedere
direttamente a dati presenti sulla Rete. Ma il problema maggiore, fanno notare
gli analisti, è che i contenuti sono disponibili solo a software Microsoft, in
questo caso Office Xp e Windows Xp. Dall’azienda di Redmond si difendono dicendo
che gli Smart Tag sono scritti in Xml e quindi, essendo questo uno standard,
chiunque può realizzarne di nuovi.
Sarà vero, ma al momento gli Smart Tag
funzionano solo sui programmi più recenti, ambito nel quale Microsoft detiene il
90% del mercato. E questo offre alla società di Bill Gates un notevole vantaggio
competitivo perché, attraverso gli Smart Tag, potrebbe indirizzare i navigatori
verso siti propri, magari dove sono forniti servizi a pagamento.
Non tutti
però sono contro Microsoft. C’è anche chi nella nuova iniziativa vede un
efficace strumento per gli utenti, che consente di ricercare le informazioni in
modo più comodo ed efficiente. In questo senso anche i content provider, per
esempio, potrebbero trarre vantaggio dagli Smart Tag, creando delle informazioni
facilmente reperibili attraverso il browser. Anche se, a onor del vero, è tutta
da dimostrare la compatibilità tra Internet Explorer e un prodotto scaricato
dalla Rete realizzato usando un codice non Microsoft.
Per il momento gli
Smart Tag sono presenti solo in Windows Xp e Office Xp, ossia prodotti
indirizzati ai pc. Ma non è escluso che in futuro siano estesi anche a software
per altre piattaforme. I beta tester potranno iniziare a familiarizzare con la
nuova funzione del sistema operativo, ma anche con l’altrettanto controverso
sistema di comunicazione Windows Messenger, a partire dalla prossima release
beta di Windows Xp.

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