Gli italiani devono ancora scoprire l’e-government

Secondo il Censis l’Italia è al 19° posto in Europa per l’utiilzzo da parte dei cittadini di questo tipo di servizi

Il 41° rapporto del Censis si occupa anche della Pubblica amministrazione on line per ricordare che nell’erogazione on line di servizi pubblici di base, disponibili per i cittadini, l’Italia si colloca poco al di sotto della media europea, ed è in dodicesima posizione nella graduatoria dell’Unione europea a 25 Stati. L’Isola di Malta detiene il valore più elevato nella realizzazione dei servizi on line per i cittadini con una percentuale dell’83,3%, seguita dal Regno Unito (80%), dall’Austria (70%) e dalla Svezia (63,6%).


Tuttavia, il nostro Paese non brilla nell’innovazione tecnologica delle funzioni che hanno un impatto diretto sui cittadini e sullo sviluppo locale. Dai dati sull’utilizzo di servizi di e-government da parte dei cittadini, l’Italia con il 16,1% si colloca al diciannovesimo posto nella graduatoria; il valore medio europeo è pari al 23,8%.


Per contro si verificano livelli interessanti di utilizzo di servizi pubblici disponibili on line per le imprese, in tal caso l’Italia occupa il terzo posto della graduatoria europea con l’87,5%, ben al di sopra della media europea (67,8%); è preceduta dall’Austria (100%) ed è a pari livello con Belgio, Danimarca, Spagna, e Svezia. Quanto all’utilizzo di servizi di e-government da parte delle imprese l’Italia raggiunge il terzo posto della graduatoria europea con 86,5%, preceduta dalla Danimarca (87,3%) e dalla Finlandia (92,8%).

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