I produttori di software continuano a deludere i mercati finanziari e nei giorni scorsi una raffica di "profit warning" ha riguardato nomi di spicco come Rational Software, Sybase, MicroStrategy e Agile Software. Rational, specializzato in to …
I produttori di software continuano a deludere i mercati finanziari e
nei giorni scorsi una raffica di "profit warning" ha riguardato nomi
di spicco come Rational Software, Sybase, MicroStrategy e Agile
Software. Rational, specializzato in tool di sviluppo, ha riferito
che le attuali stime di fatturato comprese tra i 240 e i 245 milioni
di dollari contro i precedenti 250; la prima contromisura
dell’azienda, che ha sede a Cupertino nella Silicon Valley, è la
decisione di dismettere il 10% della sua forza lavoro, licenziando
400 persone. Dopo l’annuncio, il titolo Rational ha perso il 20%.
Per Sybase l’utile pro-forma del primo trimestre sarà compreso tra i
23 e i 26 centesimi di dollaro per azione contro i 28 previsti dagli
analisti finanziari. Contemporaneamente, anche MicroStrategy ha
annunciato una serie di tagli ai costi e al personale, con
l’obiettivo di accelerare il ritorno alla profittabilità. L’azienda,
basata sulla costa Est, ha detto che le lettere di licenziamento
arriveranno a 600 impiegati, mentre le perdite in bilancio riferibili
al primo quarto saranno comprese tra i 31 e 37 centesimi per azione,
su un fatturato che oscilla intorno ai 49 milioni di dollari. Gli
analisti avevano calcolato una possibile perdita di 30 centesimi per
azione e un fatturato superiore ai 58 milioni. I guai di
MicroStrategy ricadranno anche sulla sussidiaria Strategy.com e
l’azienda ha comunicato l’intenzione di cedere o rendere indipendente
Angel.com, la divisione di prodotti per l’archiviazione di file
vocali. A lenire parzialmente i dispiaceri dell’azienda, tuttavia,
può contribuire la filiale italiana, che, come ci ha confermato il
country manager; Andrea Delvò, "ha portato i migliori risultati
fra tutte le realtà locali e viene oggi additata come un esempio da
seguire. Per il trimestre appena chiuso, abbiamo fatturato il 140% in
più rispetto a quanto previsto e anche l’utile è più alto del 30% in
rapporto alle attese". Delvò ha anche notato come la frenata
dell’industria del software sia un fenomeno soprattutto americano e
legato al crollo del Nasdaq e come, in queste condizioni di mercato,
i tagli siano inevitabili per mantenere sana un’azienda.
Infine, all’indomani della notizia relativa alla rottura del
precedente accordo di fusione con Ariba, anche Agile Software ha
ammesso che forse non riuscirà a centrare le soglie fissate dagli
analisti. Dopo le previsioni di utile di 2 centesimi di dollaro per
azione, ora l’azienda si aspetta di perdere una cifra compresa tra i
3 e i 6 centesimi, a fronte di un fatturato trimestrale inferiore ai
27 milioni contro i 28 previsti.