Gli accordi di Adl e la fidelizzazione del canale

Il distributore veneto specializzato nei prodotti Apple amplia il listino mentre prosegue con i programmi dedicati al canale

30 giugno 2003 Nata nel ’90 come distributore di accessoristica focalizzato sul mondo Macintosh, la veneta American Dataline è rimasta fedele alla sua iniziale caratterizzazione pur estendendo e ampliando la sua clientela anche al mondo pc.
I più recenti accordi vedono il listino di Adl ampliarsi con i prodotti Macally per la vendita di mouse wireless per Mac con batterie ricaricabili e tastiere wireless per Mac. Da qualche mese, invece, l’azienda ha siglato un accordo per la vendita dei prodotti retail di Maxtor (hard disk) che comprendono due linee, la 3000 e la 5000, una esterna e una interna.
“Maxtor ha voluto ampliare il numero dei suoi distributori scegliendo anche noi – spiega il presidente di Adl, Guido Borso – perché lavoriamo attivamente con il canale retail. Grazie all’accordo, i prodotti Maxtor Personal Storage sono ora infatti disponibili presso la Gds e precisamente in Fnac, MediaWorld, Mondadori e Unieuro. L’Italia è stato tra gli ultimi Paesi in Europa a commercializzare questa gamma di prodotti per l’archiviazione, ma nel resto d’Europa in un anno Maxtor ha guadagnato una share del 48%, facendo concorrenza a competitor quali Iomega e Lacie”.
Dal primo luglio sono anche disponibili i dischi esterni Serial Ata di Maxtor nella gamme da 80, 120 e 200Gb a 7200 Rpm.

Adl rivende tutta la gamma dei suoi prodotti a 1.500 clienti di cui il 50% è costituito dalla rete dei rivenditori Apple.
Per fidelizzare il canale, il distributore ha realizzato già da diversi mesi, un programma che coinvolge una sessantina di dealer, nominati Accessories Point, ai quali Adl offre un catalogo di prodotti in tentata vendita denominato Maccessories che regolarmente ricevono dal distributore. “Non chiediamo nessun vincolo nell’acquisto di questi prodotti, ma trimestralmente realizziamo un report che ci consente di decidere insieme la griglia di quelli su cui puntare. E’ un modo – precisa Borso – di aiutare il dealer a competere anche in ambito consumer”.

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