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GitHub teme la direttiva UE sul copyright

GitHub ha avvertito che i piani per fermare le violazioni del copyright online potrebbe avere un impatto importante sullo sviluppo di software open-source. L’articolo 13 della proposta di direttiva sul diritto d’autore della Commissione europea stabilisce che i fornitori di servizi che memorizzano e forniscono accesso a grandi quantità di contenuti caricati dai loro utenti devono adottare misure per garantire che l’accesso al materiale protetto da diritto d’autore possa essere bloccato.

La direttiva mira principalmente alla condivisione non autorizzata di video e musica protetti da copyright online, ma a Github sono preoccupata che le regole siano abbastanza ampie da colpire anche lo sviluppo di software.

Mentre la Unione europea dice che l’uso di “tecnologie efficaci per il riconoscimento dei contenuti, deve essere appropriato e proporzionato“, a GitHub sono preoccupati che le proposte significhino che le piattaforme online dovrebbero filtrare i contenuti caricati, incluso il codice. In più i filtri di caricamento non solo sollevano problemi di privacy e libertà di parola, ma sono anche suscettibili di essere inefficaci.

L’azione di GitHub e di altre organizzazioni

“Gli strumenti di rilevamento dei contenuti sono difettosi (generano falsi positivi, non si adattano a tutti i tipi di contenuti) e troppo onerosi, soprattutto per le piccole e medie imprese che potrebbero non essere in grado di permetterseli o la controversia che ne deriva”, appare scritto in un post sul blog di GitHub.

I filtri di caricamento sono particolarmente importanti per gli sviluppatori di software, secondo GitHub, perché i dev creano opere copyrighable – il loro codice – e coloro che scelgono una licenza open source vogliono permettere che quel codice sia condiviso.

Secondo il sito per gli svilupatori i falsi positivi e negativi sono “particolarmente probabili per il codice software perché spesso il codice ha molti contributori e livelli, spesso con licenze diverse per i diversi componenti”. Inoltre richiedere alle piattaforme di code hosting di scansionare e rimuovere automaticamente i contenuti potrebbe “avere un impatto drastico sugli sviluppatori di software” quando le loro dipendenze vengono rimosse a causa di falsi positivi.

La campagna The Save Code Share! lanciata da Fsfe e OpenForum Europe ha già ricevuto il sostegno di The Document Foundation, OpenSuse, GitHub, così come di altre aziende tecnologiche.

In una lettera aperta, la campagna avverte che la “riforma del diritto d’autore” dell’Ue potrebbe minare in modo sostanziale le fondamenta su cui si fonda il software libero e open source.

In base a questa proposta, le piattaforme di code hosting saranno costrette a prevenire qualsiasi possibile violazione del diritto d’autore sviluppando tecnologie di filtraggio fondamentalmente imperfette. Questi algoritmi di filtraggio alla fine decideranno quale materiale gli sviluppatori di software dovrebbero avere il permesso di condividere“.

 

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