Giga: l’m-commerce e una pericolosa esagerazione

Il commercio elettronico "mobile" o m-commerce corre il serio rischio di precipitare direttamente dalla fase dell’esagerazione pubblicitaria a quella del fallimento. Lo ha detto un analista di Giga Information Group, Carl Zetie, in occasione …

Il commercio elettronico "mobile" o m-commerce corre il serio rischio
di precipitare direttamente dalla fase dell’esagerazione
pubblicitaria a quella del fallimento. Lo ha detto un analista di
Giga Information Group, Carl Zetie, in occasione della conferenza
organizzata da Giga sul tema delle architetture applicative. "Il
commercio elettronico mobile", ha affermato Zetie, "è una delle
applicazioni più osannate e al tempo stesso meno efficaci delle
tecnologie di trasmissione senza fili. L’artificioso entusiasmo nei
confronti dell’m-commerce è del tutto sproporzionato rispetto agli
attuali valori". Lo scorso anno il Gartner Group ipotizzava che la
tecnologia del commercio elettronico col telefonino e altri
dispositivi mobili avrebbe rappresentato un importate elemento di
spinta per tutto l’e-business, con volumi di fatturato annuo compresi
tra i 10 miliardi di dollari e un tetto di ben mille miliardi nel
2005. Oggi Zetie avverte che ci sono molti problemi riferiti alla
reale utilizzabilità di questi dispositivi in senso transattivo.
"La questione principale per gli acquirenti riguarda la
"usability", il principale ostacolo da rimuovere. Oggi bisogna
accettare un forte compromesso tra le funzionalità realmente
possibili con le attuali tecnologie e quanto richiesto veramente da
questo settore. La situazione dovrebbe migliorare con il
dispiegamento dei primi servizi di terza generazione, ma questa
evoluzione richiederà più di una decina d’anni"
, sostiene
l’analista di Giga Information Group. Alcune applicazioni possono già
portare a qualche risultato positivo in termini finanziari, ma a
patto di individuare in modo efficace i reali desideri dell’utente
inquadrandoli in ciò che le attuali tecnologie rendono possibile.
Nonostante tutto, però, Zetie è ottimista sui potenziali del
wireless, soprattutto a supporto di tecniche di vendita tradizionali.

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