Gfi fa ancora spesa in Italia

Gfi Informatique, che nell’ottobre scorso aveva acquisito l’italiana Atel dando vita alla nuova società Atel@Gfi, ha proseguito nella strategia delle acquisizioni nel nostro Paese venendo a comprare altre due società, una milanese e una t …

Gfi Informatique, che nell’ottobre scorso aveva acquisito l’italiana
Atel dando vita alla nuova società Atel@Gfi, ha proseguito nella
strategia delle acquisizioni nel nostro Paese venendo a comprare
altre due società, una milanese e una torinese. La prima, Tencom, che
ha una sede anche a Roma, è un’impresa specializzata nell’ambiente
Erp, e in particolare Sap R/3, che nello scorso anno ha raggiunto un
fatturato di circa 2 miliardi di lire.
La seconda, Dataconsulteam, raggruppa cinque società, Data Consult,
Datability, data Consult 2000, Iris Communications e Integra
Consulting, specializzate nella consulenza, nella progettazione,
nello sviluppo e nell’integrazione di soluzioni informatiche ad hoc
per i diversi settori di mercato. Dataconsulteam, che ha anche altre
due sedi a Milano e Roma, nel ’99 ha raggiunto un fatturato di circa
17 miliardi di lire, registrando una crescita del 60% sul 1998. Le
competenze di questo gruppo di società si estendono anche alle
applicazioni emergenti come l’e-commerce, l’e-business, il Bpr e il
Pdm; l’attività è principalmente rivolta ai settori industriale,
bancario, della pubblica amministrazione e delle telecomunicazioni.
Così come in Italia Gfi ha operato acquisizioni in diversi paesi
europei e oggi è una struttura che conta oltre 5.000 dipendenti che
hanno prodotto un fatturato pari a 375,3 milioni di euro nel ’99, con
una crescita rispetto al precedente esercizio di quasi il 50%.
"All’inizio dell’anno abbiamo lanciato il nuovo piano strategico
2000-2002 – ha affermato Jacques Tordjman, presidente e Ceo di Gfi
Informatique – che si basa su tre punti fondamentali: perseguire
l’industrializzazione dell’offerta e dei servizi del gruppo in modo
che siano conformi al nostro sistema di qualità; continuare la
crescita nel settore delle nuove tecnologie, che già oggi ci fornisce
il 44% del nostro fatturato, e ampliare la gamma dei servizi. Questi
dovranno spaziare dalla consulenza all’outsourcing delle applicazioni
distribuite.

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