Gerstner rilancia Ibm, ma la vuole piu snella

La seconda meta dell’anno sara migliore della prima, secondo il Ceo della Numero Uno mondiale dell’informatica. Qualche dubbio, tuttavia, e sorto sul possibile futuro della divisione pc. Rinnovata, intanto, la gamma di server Unix.

L’incontro annuale con gli analisti è servito al Ceo di Ibm, Lou
Gerstner, per lanciare segnali di ottimismo sul futuro a breve
dell’azienda. Superato l’effetto Anno 2000, che ha inciso sui
deludenti risultati di inizio anno, la società si attende una
"solida" seconda parte di anno. Qualche dubbio è sorto fra i
commentatori in merito al possibile futuro dell’area pc, in
particolare quelli per il mondo business. La divisione ha perso 176
milioni di dollari nel primo trimestre di quest’anno. Gerstner ha
puntualizzato che il rimedio strategico individuato è il progressivo
passaggio da un modello di vendita basato sulla distribuzione a
quello diretto, nello stile Dell: "Si tratta però di una
transizione enormemente complicata e il problema più grande è cosa
fare dell’attuale rete di dealer, che ancora produce il 70% delle
entrate nel settore"
, ha notato Gerstner, il quale, a domanda
diretta sull’ipotesi di uscita dall’area dei pc commerciali, non ha
escluso, puntualizzando:"No lasceremo che questo business continui
a drenare risorse alla società". Lou Gerstner ha poi individuato
nello sviluppo di emarketplace (con Ariba) e nel middleware le aree
di frontiera con le maggiori probabilità di crescita per il futuro.
Su uno dei fronti deboli della società, ovvero i server Unix, vanno
invece registrate novità importanti. Smentendo le voci di possibile
dismissione della gamma, infatti, Ibm ha deciso di rilanciare la
sfida, in particolare verso Sun, con tre nuovi modelli di Rs/6000.
In particolare, l’M80 potrà contenere fino a otto processori PowerPc
Smp Rs64 III a 64 bit, da 500 MHz e con connessioni in rame. A ciò si
aggiungono 32 Gb di Ram e fino a 56 slot Pci. All’interno della
macchina è integrata un’architettura switch che gli consentirà di
avere migliori prestazioni rispetto alla tradizionale architettura a
bus. Questo modello si configura come un application server, in
contesti in cui sia già presente un database server. L’intento è
quello di portare verso il midrange la potenza dei superiori sistemi
S80.
Gli Rs/6000 H80 e F80, invece, conterranno entrambi fino a sei
processori, ma saranno basati su architettura a bus, oltre ad avere
un massimale inferiore di memoria e di capacità di elaborazione I/O.
Si tratta di prodotti pensati per esigenze meno sofisticate, che
distinguono tra loro per la configurazione (rack o desktop).

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