Gartner: un decalogo per il 2007 dei Cio

Cosa fare, cosa mantenere, cosa smettere e cosa imparare. Quattro punti per dieci consigli e spunti di riflessione

Sui punti nodali che i Cio dovranno prendere in considerazione nel corso del 2007 si esprime Gartner, che identifica come priorità soprattutto un serio esame del cosiddetto ricambio generazionale. Gradualmente, infatti, alcune figure storiche dei dipartimenti It stanno uscendo dalla scena lavorativa, portando con sé un importante bagaglio di conoscenze ed esperienze, nonché una leadership oggi non facilmente sostituibile. Per questo motivo, è importante iniziare a identificare all’interno del proprio staff le figure più idonee per una crescita professionale, alle quali affidare nuovi incarichi di responsabilità. In questo processo di scelta, è importante tener presente che creatività e capacità di stimolare il cambiamento devono essere tra le caratteristiche principali.

La seconda priorità è quella di puntare alle performance dell’ambiente It, in un’ottica di continuo miglioramento, mentre il terzo punto da non dimenticare, soprattutto in questa dimensione di ricambio generazionale, è che l’innovazione va sostenuta, incentivando in modo adeguato e riconoscibile gli innovatori.

Se queste indicazioni hanno un respiro di medio periodo, più importanti sono alcune azioni che i Cio dovrebbero aver già intrapreso e che andrebbero potenziate nel corso del prossimo anno.

In primo luogo aumentare la strategicità delle risorse umane, superando alcune barriere che nel passato avevano finito per rappresentare dei veri e propri ostacoli allo sviluppo. Fondamentale, inoltre, è l’esperienza in prima linea.

Non è sbagliato, poi, secondo la società di analisi, che il team che ha la responsabilità dell’It aziendale trascorra almeno una settimana all’anno in mansioni di cosiddetta frontline, in modo da poter sperimentare e di conseguenza meglio comprendere le reali esigenze e i problemi con i quali quotidianamente i propri colleghi hanno a che fare. Infine, è importante che gli investimenti in tecnologia ricevano un riconoscimento e una visibilità dall’intera struttura aziendale.

Cosa tralasciare

Se con i primi sei punti Gartner, di fatto, esprime consigli su ciò che è meglio fare, non si dimentica anche delle cose che i Cio farebbero bene a dimenticare nel corso del 2007.

In primo luogo, è il momento di non considerare più valida l’equazione che parametra il risparmio sull’efficienza dei costi: se in qualche misura è stata valida in passato, ora porta con sé forte il rischio del disinvestimento infrastrutturale, pericolosissimo per qualsiasi organizzazione.

È anche giunto il momento di smettere di trattare l’It governance alla stregua di una procedura, lavorando invece in termini più strategici. Infine, elemento anch’esso fondamentale, è il momento di intraprendere una strada più pragmatica e decisionista: una volta fatta una scelta, perseguirla. Continuare a discutere all’infinito sulle minuzie è uno spreco di tempo e distoglie energie da progetti di ben più ampio respiro.

L’ultimo punto, di quello che a tutti gli effetti è il decalogo di Gartner, riguarda ciò che i Cio dovrebbero imparare. E qui si parla di tecnologie. Quattro quelle cruciali: la stampa 3D, i linguaggi di programmazione di alto livello, le comunità virtuali e i tool di analisi.

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