Gartner: per i pc tre anni di sfida

Secondo la società di analisi, la pressione sui prezzi, la necessità di mantenere performance finanziarie a livelli accettabili, l’apertura a nuovi player sono i fenomeni con i quali il mercato dei personal computer dovrà fare i conti nel prossimo triennio.

Una “corsa verso il fondo“, così Gartner definisce il fenomeno del
downpricing, che continua a interessare il mercato dei personal computer e
sembra destinato a influenzare pesantemente le performance dei singoli vendor
nell’arco dei prossimi tre anni.
Secondo la società di analisi, il
pricing nel mondo dei personal computer continuerà nella sua corsa la ribasso
ancora per qualche anno, spinto dalla sempre maggiore standadizzazione dei
prodotti,  dai margini sempre più ridotti e da un esubero di offerta che
finisce per influenzare pesantemente le dinamiche di mercato.
Più in
particolare, dal 2006 al 2009, Gartner si attende una crescita media delll’8%
all’anno in termini di unità vendute, grazie all’incremento della domanda nei
Paesi in via di sviluppo e nell’ambito della mobility.
A questa cresicta,
tuttavia, non corrisponderà un parallelo incremento sul fronte del
fatturato.
Anzi.
Proprio il fronte della mobility, finora considerato uno
dei serbatoi di redditività del comparto, rischia di esere opesantemente
penalizzato dalla pressione sui prezzi.
I produttori statunitensi, giapponesi
ed europei saranno i più penalizzati dal fenomeno, stretti come saranno tra la
necessità di mantenere le quote di mercato senza deludere gli investitori. Con
la conseguenza di una apertura del mercato a fornitori dei mercati emergenti, da
un lato in grado di operare con costi inferiori, dall’altro meno pressati da
aspettative di tipo finanziario.
L’analisi di Gartner sottolinea come molti
produttori di pc di fatto fin dal 2001 stiano operando quasi a margini zero,
stretti da un lato da una oggettiva incapacità di reale differenziazione della
loro offerta, se non su dinamiche legate al pricing, dall’altro dalla sempre
maggiore disponibilità di tecnologia in una modalità che per l’utente si traduce
essenzialmente in un “compri di più spendendo meno“.
Finora,
Microsoft e Intel sono riuscite a mantenersi in qualche modo al di fuori di
questo gioco al ribasso, risentendo in misura limitata degli “effetti
downpricing
“. Ma in questo scenario – è la previsione di Gartner –
finiranno  per risentire della pressione per sostenere la crescita del
mercato e la profittabilità sul fronte pc.
Ma non è tutto.
Un ulteriore
rischio per il comparto è rappresentato da fenomeni tecnologici quali la
virtualizzazione, che di fatto scinde in modo netto l’hardware dal software, che
imporranno una revisione delle politiche e dei modelli di business.
Ci
aspettano dunque tre anni “densi”, secondo Gartner, nel corso dei quali sia gli
utenti sia i fornitori dovranno misurarsi con logiche nuove e dovranno
imparare a governarle.
ì

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