Gartner: difficile valutare la diffusione dell’open source

“The State of Open Source 2008”, una ricerca realizzata da Gartner su un panel di 274 imprese attive in Nord America, Asia ed Europa, finalizzata a sondare il grado di penetrazione dell’open source, ha rilevato come il livello di utilizzo si attesti ne …

“The State of Open Source 2008”, una ricerca realizzata da Gartner su un panel di 274 imprese attive in Nord America, Asia ed Europa, finalizzata a sondare il grado di penetrazione dell’open source, ha rilevato come il livello di utilizzo si attesti nell’ordine dell’85% mentre il restante 15% ha dichiarato di avere intenzione di includere soluzioni open source entro i primi mesi del 2009. La difficoltà di monitorare l’open source nelle aziende è confermata dal fatto che ben il 69% delle realtà intervistate ha dichiarato di non essere in grado di valutare in maniera precisa l’utilizzo di software open source all’interno dei vari comparti. Spesso, infatti, capita che Cio e responsabili It, che hanno un certo grado di autonomia rispetto alle direttive del Cda, inizino a usare l’open source in sordina, per risolvere progettazioni non mission critical. Secondo gli analisti, i software open vengono utilizzati prevalentemente nell’ambito dei customer service, dell’integrazione enterprise, dell’administration e business analytics e per lo sviluppo di siti Web. Gartner ha anche predetto come entro il 2012 in tutti i software commerciali saranno presenti componenti open source. In questo senso si pensi ai passi compiuti da aziende come Facebook, Google o Microsoft, che hanno aderito al progetto DataPortability.org.

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