Gartner dice la sua

La centralità della risorsa umana e un nuovo paradigma di produttività al centro del Gartner Symposium.

A Barcellona, in Spagna, sta terminando l’edizione europea del Symposium/ITxpo di Gartner, tradizionale appuntamento con cui l’analista offre la propria visione della tecnologia per le aziende.

Quest’anno il Symposium si è proprio focalizzato sulla nuova missione che attende l’It.
Dagli incontri tenuti da Gartner con il pubblico sono emersi alcuni temi forti.

In primis, costruire il vantaggio competitivo, oggi, significa oggi lavorare su progetti It che sappiano promuovere la crescita del business attraverso la valorizzazione delle risorse umane e delle conoscenze disponibili nelle imprese.

La dimensione del business, in tutta la sua complessità infrastrutturale e relazione, insomma, torna a essere protagonista indiscussa della scena dell’It.

Secondo fattore: non sono più sufficienti le tecnologie in grado di contenere e ottimizzare i costi. Per essere competitivi su scala globale, invece, c’è bisogno di tecnologie che sappiano armonizzare processi e strutture di management, competenze interdisciplinari e skill specifici.

Come conseguenza, sono gli uomini a decretare il successo delle aziende: è ai loro comportamenti, alla loro conoscenza, alla cultura veicolata che si devono i processi innovativi.

La tecnologia, oggi, ha il compito precipuo di migliorare e valorizzare l’efficacia delle azioni, piuttosto che sostituire con le macchine l’operato umano.

E, allora, per terzo, l’ascesa del cosiddetto “knowledge worker” porta con se la revisione profonda del paradigma della produttività, che non può più essere misurata in termini di output/ora, ma è sempre più legata alla capacità di generare approcci collaborativi.

Per questo, come ha dichiarato Regina Casonato, managing vice president di Gartner, le tecnologie Web 2.0 avranno un ruolo cruciale nella trasformazione in atto.

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