Gartner: cresce il rischio downtime

In assenza di politiche e criteri di sicurezza adeguati, le aziende rischiano di veder impennare il tasso di downtime dei loro sistemi.

15 settembre 2004 Nel caso in cui qualcuno ancora non avesse colto
con la dovuta serietà i ripetuti richiami che negli ultimi anni sono arrivati da
più parti sul tema della sicurezza, arrivano nuovi dati di
Gartner a ripuntualizzare la situazione.
Secondo la società
di ricerca, le aziende che nell’acquisto o nella progettazione di software non
inseriranno la sicurezza tra i criteri di selezione, vedranno crescere in misura
esponenziale i downtime dei loro sistemi.
In altre parole, dal 5% attuale
rischieranno di raggiungere e superare il 15% già nel 2008.
La crescita
nell’utilizzo di Internet, web service, connessioni wireless inevitabilmente
porteranno con sè un incremento di vulnerabilità. E le vulnerabilità generano
downtime.
A meno che le aziende non abbiano implementato politiche adeguate
sin nelle attività di valutazione e procurement.
E per far sì che lo scenario
da futuribile diventi per lo meno improbabile, Gartner suggerisce qualche mossa
preventiva.
Come fare pressione sui produttori perchè la sicurezza sia
elemento chiave in tutte le fasi di sviluppo di una applicazione. O ridurre gli
elementi di vulnerabilità anche all’interno dell’organizzazione aziendale.
Adottare gli standard di sicurezza. O ancora ridurre le superfici di attacco
delle applicazioni direttamente esposte su Internet.
E’ comunque un
inizio.

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