Fusioni e acquisizioni piacciono alle software house

Un’indagine di Sirmi fotografa la situzione di merger & acquisition nell’Ict. Gli effetti delle operazioni, però, non sono sempre positivi.

25 marzo 2004 Con 109 operazioni di merger & acquisition condotte nel triennio 2001-2003, le società di software e servizi di medio/grandi dimensioni risultano gli operatori più attivi del mercato delle terze parti Ict. A sostenerlo è una recente analisi condotta da Sirmi su un campione rappresentativo di 385 aziende, dal quale sono state escluse le operazioni estero su estero, quelle di management buy out, quelle aventi come soggetto acquirente una persona fisica, gli investimenti finanziari realizzati sul libero mercato, così come le fusioni fra aziende appartenenti allo stesso gruppo.
E in termini di comparti più attivi, anche i distributori e gli Isp hanno fatto la loro parte. Secondo lo studio, nel triennio considerato, sono state effettuati 44 merger fra Internet service provider e 40 operazioni di fusioni e acquisizioni in ambito distribuzione.

Ma a parte una costante diminuzione del numero di questo genere di attività, dovuta principalmente alla difficile congiuntura economica, resta da sottolineare come, nella maggioranza dei casi, le società sembrano perseguire una strategia finalizzata più al consolidamento del proprio business, che alla diversificazione o allargamento della propria gamma d’offerta. Oltre alle principali evidenze, che hanno messo in luce il limitato numero di aziende attive in ciascun comparto, c’è da dire che le strategie di tipo buy non hanno assunto un carattere sistemico, visto che non sempre sono state accompagnate da una strategia definita.
“A quanto pare – ha sottolineato Enrico Acquati, direttore area ricerca Sirmi –, prevalgono atteggiamenti orientati a cogliere opportunità contingenti di mercato, ma che di per sé hanno portato a dismissioni repentine di precedenti acquisizioni, a radicali processi di riorganizzazione interna a seguito di acquisizioni sbagliate e a fallimenti”.
Non sempre gli effetti dei merger & acquisition finiscono per portare a un aumento dell’offerta e della disponibilità delle tecnologie.

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