Fujitsu Siemens rivede i piani strategici

Non essendo arrivati per ora i risultati sperati, laj oint venture nippo-tedesca ha deciso di concentrarsisoprattutto su server e portatili, nonche di aprirsi alla produzione di Pda. Saranno investiti 750 milionidi euro nei prossimi tre anni.

Nata con intenti bellicosi e piani di ascesa già a
breve termine, la joint venture Fujitsu Siemens (Fsc)
non ha per ora tenuto fede alle attese. In
particolare, Dataquest le ha attribuito, per il terzo
trimestre, una quota del 10,1% nel mercato europeo dei
computer, che equivale alla seconda posizione dietro
Compaq, ma costituisce un regresso rispetto all’11,9%
dell’anno passato. Così, la società ha deciso di
rivedere i propri piani strategici, per concentrarsi
soprattutto sulla vendita di server e portatili per il
mondo professionale, nonché di entrare nel settore
degli handheld. Il nuovo Ceo dell’azienda, Paul
Stodden, ha spiegato che questi sono i segmenti in
maggiore ascesa e sono anche le aree dove i principali
concorrenti stanno concentrando i propri sforzi.
Fujitsu Siemens paga la gestione incerta dei due
copresidenti che ne hanno avviato l’attività (Winfried
Hoffman e Robert Hoog) e che non si sono mai trovati
d’accordo se privilegiare una strategia rivolta al
mondo business o qa quello consumer. Almeno, in questo
senso, Stodden è stato chiaro, parlando di focus
sull’offerta professionale, pur senza rinunciare ai pc
desktop per il mondo Soho, dove l’azienda risulta
prima in Europa. Per supportare i piani aggiornati, la
joint venture ha stanziato un investimento di 750
milioni di euro nei prossimi tre anni, destinati
soprattutto allo sviluppo e alla promozione di server
Internet, computer portatili e tecnologia wireless
back-end. Inoltre, l’80% dell’organico oggi occupato
nella ricerca e sviluppo (1.625 persone) lavorerà sui
prodotti giudicati primari.
Il passo appare coraggioso, visto che oggi Fujitsu
Siemens ricava 6 miliardi di euro all’anno dai pc
desktop, ossia circa tre quarti del proprio fatturato.
La decisione nasce sostanzialmente dalla volontà di
recuperare terreno in segmenti dove oggi esiste
ritardo, piuttosto che rafforzare le aree di forza.
Nei notebook, per esempio, l’azienda occupa oggi il
sesto posto in Europa, secondo Dataquest, pur avendo
una ricca gamma di prodotti.
Assolutamente nuovi saranno gli sviluppi nel segmento
handheld, laddove oggi regna Palm. Fsc ha scelto di
sviluppare i propri prodotti sulla piattaforma Pocket
Pc di Microsoft, ma per ora non ci sono date precise
sul rilascio delle prime novità in materia. La
concorrente di riferimento, ovvero Compaq, ha già un
prodotto specifico, l’iPaq, per il quale dovrà
aumentare la produzione, avendone sottostimato la
domanda di mercato. La casa statunitense ha anche
annunciato di voler aprire un centro di competenza sul
wireless a Stoccolma. Fujitsu Siemens appare in
ritardo su questo fronte, ma esso si deve anche al
fatto che Siemens già vende organizer come complemento
alla propria offerta di telefonini.

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