Friuli Venezia Giulia, contributi per lo sviluppo competitivo delle Pmi

La Regione Friuli Venezia Giulia ha pubblicato un bando per la concessione di agevolazioni agli investimenti promossi dalle Pmi, cofinanziato dal Fesr a valere sull’attività 1.2.a, Linea di intervento A), del Por Fers 2007-2013.

IN SINTESI

BENEFICIARI
Piccole e medie imprese rientranti nella definizione comunitaria, attive in specifici settori, in qualsiasi forma costituite, singole o associate, aventi sede o almeno una unità operativa nel territorio regionale, nel rispetto delle esclusioni settoriali e per tipologia di aiuto previste

ATTIVITÀ AGEVOLABILI
Acquisizione di servizi di consulenza strategica, attuazione di programmi di sviluppo manageriale, impiego di manager a tempo, realizzazione di attività di ricerca e sviluppo e di trasferimento tecnologico

SPESE AMMISSIBILI
Variano in funzione delle attività previste, che vanno dalla redazione del business plan alla certificazione di spesa, dai servizi di consulenza esterna al consulente esterno, dai progetti di ricerca e sviluppo ai meccanismi di trasferimento tecnologico

AGEVOLAZIONE
L’agevolazione concessa si sostanzia in un contributo in conto capitale, variabile in funzione dell’attività, della dimensione dell’impresa, della collaborazione o meno con un organismo di ricerca e dell’ammontare dei costi ritenuti ammissibili

PROCEDURA
Le domande dovranno essere presentate, dal 10 giugno alle ore 12.00 del 30 settembre 2010, per via telematica attraverso il sito di Medio Credito Centrale e, successivamente, inviate in formato cartaceo a una delle quattro sedi individuate sul territorio della Regione autonoma

SCHEDA DI VALUTAZIONE

DIFFICOLTÀ
La modulistica, composta di più documenti, è disponibile sul Bur, sul sito internet regionale e del Mcc
La compilazione della domanda, del preventivo di spesa dettagliato e del business plan non presentano particolari problemi anche se non sono supportati da specifiche note esplicative

TEMPI
Il termine per completare l’iter amministrativo è indicato in 90gg., mentre non è specificato quello per la comunicazione dell’avvenuto finanziamento.
I tempi richiesti per realizzare l’intervento sono contenuti poiché devono concludersi entro 24 mesi dalla data di comunicazione del provvedimento di approvazione

COSTI
Oltre all’apporto di mezzi propri, eventuali altri costi derivano dalla necessità di avvalersi di una o più figure professionali qualificate per la presentazione della domanda di aiuto.
L’aspetto positivo è rappresentato dalla possibilità di accedere un contributo in conto capitale, variabile in funzione dell’attività, della dimensione dell’impresa, della collaborazione o meno con un organismo di ricerca e dell’ammontare dei costi ritenuti ammissibili

PROBABILITÀ
Le probabilità di accedere all’agevolazione sono buone sia per le risorse disponibili, ammontanti a 23.000.000,00 euro, sia per la possibilità di accedere a nuove risorse

IN DETTAGLIO

NORMATIVA

  • Reg. (Ce) 5.7.2006, n. 1080
  • Reg. (Ce) 11.7.2006, n. 1083
  • Reg. (Ce) 8.12.2006, n. 1828
  • Reg. (Ce) 15.12.2006, n. 1998
  • Reg. (Ce) 6.8.2008, n. 800
  • Dpr 3.10.2008, n. 196
  • Lr 4.3.2005, n. 4
  • Lr 21.7.2008, n. 7
  • Lr 4.6.2009, n. 11
  • Dpr 29.12.2005, n. 0238/Pres
  • Dpr 13.9.2008, n. 0463/Pres
  • Dgr 12.6.2008, n. 1097
  • Dgr 3.7.2009, n. 1500
  • Dgr 21.4.2010, n. 770
  • Dgr 28.5.2010, n. 1039
  • Decreto DC 9.12.2009, n. 3255/Prod

MODULISTICA
Disponibile sul Bur, sul sito internet regionale all’indirizzo www.regione.fvg.it e su quello dell’organismo intermedio all’indirizzo www.mcc.it

II 9 giugno 2009 è stato pubblicata, sul S.o. n. 1 al n. 23 del Bollettino ufficiale della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, la Delibera della Giunta regionale del 28 maggio 2010, n. 1039 che approva il bando, comprensivo dei relativi allegati, che stabilisce criteri e modalità per l’accesso ai finanziamenti previsti dal Programma operativo regionale (Por) Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2007-2013 del Friuli Venezia Giulia, Obiettivo “Competitività regionale e Occupazione”, Asse 1 “Innovazione, ricerca, trasferimento tecnologico e imprenditorialità”, Attività 1.2.a “Incentivazione allo sviluppo competitivo delle Pmi”, linea di intervento A) “Sviluppo competitivo delle Pmi”.
I finanziamenti stanziati per la suddetta linea di intervento sono finalizzati a rafforzare la competitività delle imprese della Regione autonoma attraverso il sostegno ai processi di trasformazione e/o al rafforzamento della struttura produttiva.
Nello specifico, sono rivolti a favorire l’adozione, da parte delle Pmi beneficiarie, di misure di politica industriale idonee a supportare la realizzazione di progetti di sviluppo competitivo finalizzati a uno o più dei seguenti obiettivi:

  • alla crescita dimensionale delle imprese, con particolare riferimento ad aggregazioni, fusioni e accordi interorganizzativi;
  • a processi di razionalizzazione degli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa;
  • a processi di creazione e di sviluppo di nuove imprese (spin-off e start-up), nonché a processi di diversificazione di attività da parte di imprese in funzionamento, con particolare riferimento a iniziative imprenditoriali o a sviluppo di attività ad alto contenuto di conoscenza che valorizzino la collaborazione tra sistema economico-produttivo, Università, Parchi Scientifici e tecnologici e Centri di ricerca;
  • a sostenere politiche di sviluppo, attraverso la creazione di prototipi e la realizzazione di produzioni di prova;
  • a fronteggiare situazioni di successione generazionale all’interno dell’impresa, con l’obiettivo di garantire continuità e sviluppo aziendale;
  • a realizzare processi di ricapitalizzazione o di riordino degli assetti di governo societario, anche attraverso l’apertura del capitale sociale a terzi;
  • a realizzare processi organizzativi interni o a sviluppare nuove iniziative imprenditoriali, finalizzate alla produzione, all’utilizzo e all’eventuale distribuzione di energia prodotta da fonti alternative in grado di minimizzare il costo del fattore energetico e ridurne l’impatto ambientale;
  • a promuovere la presenza delle imprese a conduzione o a prevalente partecipazione femminile nei comparti più innovativi dei diversi settori produttivi;
  • a realizzare processi organizzativi orientati alla creazione di asset aziendali attraverso l’implementazione di

    sistemi di qualità ambientale certificabile con lo scopo di ridurre gli impatti ambientali dell’attività aziendale, con particolare riferimento all’impiego di materie prime secondarie o fonti energetiche rinnovabili, e alla riduzione dei rifiuti solidi, dei reflui liquidi e delle emissioni in atmosfera;

    sistemi integrati sicurezza-qualità-ambiente certificabili, con lo scopo di coniugare sicurezza nello svolgimento delle attività, razionalità gestionale e rispetto dell’ambiente.

Beneficiari
I beneficiari sono Piccole e medie imprese (Pmi) rientranti nella definizione comunitaria, in qualsiasi forma costituite, singole o associate, aventi sede o almeno una unità operativa nel territorio regionale, nel rispetto delle esclusioni settoriali e per tipologia di aiuto previste dal bando in esame, attive in uno dei seguenti settori: industria, commercio, artigianato e servizi (v. box sotto).

Requisiti richiesti alle imprese

  • Essere regolarmente costituiti ed iscritti al Registro delle imprese presso la Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura (Cciaa) competente per territorio;
  • non essere in situazione di difficoltà secondo la relativa normativa di riferimento per l’accesso alle diverse tipologie di aiuto;
  • non essere in stato di scioglimento o liquidazione volontaria e non essere sottoposti a procedure concorsuali, quali fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo, amministrazione controllata o straordinaria;
  • non essere destinatari di sanzioni interdittive ai sensi dell’art. 9, comma 2, del Dlgs 8 giugno 2001, n. 231;
  • non trovarsi nelle condizioni ostative alla concessione del contributo previste dalla vigente normativa antimafia;
  • trovarsi in situazione di regolarità contributiva nei confronti degli enti previdenziali e assistenziali; al fine della verifica del rispetto di tale requisito:
  • presentare, in sede di domanda di contributo, un Documento unico di regolarità contributiva (Durc) regolare in corso di validità o, in alternativa, la richiesta del Durc inoltrata agli uffici competenti, presentando il relativo Durc regolare in corso di validità entro e non oltre 2 mesi dalla data di presentazione della domanda, a pena di archiviazione della domanda medesima;
  • disponibilità dell’impresa a rendicontare, su richiesta dell’Amministrazione regionale, per stati di avanzamento dei progetti.

Attività agevolabili
Sono finanziati progetti di sviluppo relativi:

  • all’acquisizione di servizi di consulenza strategica esterna qualificata, anche al fine di supportare l’attuazione, in forma integrata, degli strumenti di politica industriale. In tale categoria può essere ricompreso il ricorso a servizi esterni di consulenza strategica e specialistica, prestati da consulenti, nei limiti temporali indicati dal business plan, e volti a soddisfare uno o più degli obiettivi indicati nel bando in esame;
  • alla realizzazione di specifici progetti di ricerca industriale e attività di sviluppo sperimentale, anche in collaborazione con Università o Centri di ricerca pubblici e privati, funzionali al raggiungimento di uno o più degli obiettivi indicati nel bando in esame;
  • al ricorso a meccanismi di trasferimento tecnologico con Università, Centri di ricerca pubblici e privati, Parchi scientifici e tecnologici, enti e Consorzi di sviluppo industriale, anche attraverso progetti che comportino l’applicazione dell’art. 3, comma 2, del Dlgs 27 luglio 1999, n. 297 (Riordino della disciplina e snellimento delle procedure per il sostegno della ricerca scientifica e tecnologica, per la diffusione delle tecnologie, per la mobilità dei ricercatori), e successivi decreti attuativi, funzionali al raggiungimento di uno o più degli obiettivi indicati nel bando in esame;
  • nel ricorso cumulativo a più misure tra quelle indicate alle precedenti lettere a), b), e c).

Ai fini dei relativi progetti di sviluppo competitivo, si considerano start-up e spin-off le Pmi iscritte al Registro delle imprese da non più di 18 mesi al momento della presentazione della domanda di contributo.

Spese ammissibili
Sono ammissibili le spese, al netto dell’Iva e delle spese notarili, sostenute dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda, relativamente ad iniziative avviate dopo la presentazione della domanda stessa.
Non sono, invece, ammissibili le spese inerenti l’ordinaria attività di produzione o di servizio svolta dall’impresa.
Per i servizi forniti da consulenti esterni per la redazione del business plan, da allegare alla domanda stessa, sono ammissibili le spese sostenute prima della presentazione della domanda.
Per gli incentivi per servizi di consulenza strategica, programmi di sviluppo di competenze manageriali e consulente esterno sono ammissibili le spese dei relativi servizi forniti da consulenti esterni ed avviati dopo la presentazione della domanda.
Per quanto attiene agli incentivi per progetti di ricerca e sviluppo sono ammissibili le seguenti spese

  • spese di personale (ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario nella misura in cui sono impiegati nel progetto di ricerca). I costi sono individuati sulla base del compenso corrisposto rapportato al tempo d’impiego nel progetto, come registrato nel diario della ricerca. Il compenso lordo da prendere a riferimento è comprensivo di oneri diretti, indiretti, contributi a carico del datore di lavoro, ad esclusione del trattamento di fine rapporto;
  • costi della strumentazione e delle attrezzature utilizzate per il progetto di ricerca e per la durata di questo. Se la strumentazione e le attrezzature in questione non sono utilizzate per la loro durata di vita totale per il progetto di ricerca, sono considerati ammissibili solo i costi dell’ammortamento corrispondenti al ciclo di vita del progetto di ricerca, calcolati nel rispetto della normativa vigente;
  • costi dei servizi di consulenza e di quelli equivalenti utilizzati. Esclusivamente. ai fini dell’attività di ricerca, compresi i servizi di ricerca, le competenze tecniche e i brevetti, acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne a prezzi di mercato, nell’ambito di un’operazione effettuata alle normali condizioni di mercato e che non comporti elementi di collusione;
  • costi connessi con l’ottenimento e la validazione di brevetti e di altri diritti di proprietà industriale:

    tutti i costi sostenuti prima della concessione del diritto nella prima giurisdizione, ivi compresi i costi per la preparazione, il deposito e la trattazione della domanda, nonché i costi per il rinnovo della domanda prima che il diritto venga concesso;

    costi di traduzione e altri costi sostenuti al fine di ottenere la concessione o la validazione del diritto in altre giurisdizioni;

    costi sostenuti per difendere la validità del diritto nel quadro della trattazione ufficiale della domanda e di eventuali procedimenti di opposizione, anche qualora i costi siano sostenuti dopo la concessione del diritto;
  • altri costi d’esercizio, limitatamente ai costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili all’attività di ricerca;
  • spese generali supplementari direttamente imputabili al progetto di ricerca, quantificate nella misura massima del 20% dei costi diretti di cui alle lettere da a) a e), ammessi a contributo, comprovate da idonea documentazione giustificativa.

Per quanto concerne, infine, gli incentivi per meccanismi di trasferimento tecnologico, sono ammissibili le seguenti spese:

  • costi per collaborazioni e partnership su progetti congiunti con Università, parchi scientifici e tecnologici e centri di ricerca, nell’ambito dei progetti per ricerca e sviluppo;
  • costi connessi con l’ottenimento e la validazione di brevetti e di altri diritti di proprietà industriale derivanti dall’attività di ricerca e sviluppo, anche al di fuori dei progetti per ricerca e sviluppo.

Agevolazione
I contributi per la redazione del business plan e per la certificazione della spesa sono concessi nel rispetto del regime comunitario de minimis, che non può eccedere 200.000,00 di euro nell’arco di tre esercizi finanziari, mentre quelli per servizi di consulenza esterna, ricerca industriale o attività di sviluppo sperimentale e meccanismi di trasferimento tecnologico sono concessi, in osservanza del Reg. (Ce) n. 800 del 6 agosto 2008, per progetti la cui esecuzione sia avviata prima della presentazione della domanda.
L’ammontare minimo dell’incentivo è pari a 10.000,00 euro per i progetti presentati dalle microimprese, elevato a 20.000,00 euro per i progetti presentati dalle Piccole imprese (Pi) e a 50.000,00 euro per quelli presentati dalle Medie imprese (Mi), mentre l’ammontare massimo non può eccedere 800.000,00 euro.
Per gli incentivi per la redazione del business plan, per la certificazione della spesa, nel limite massimo di 2.500,00 euro, e per servizi di consulenza strategica, programmi di sviluppo di competenze manageriali e consulente esterno, il contributo in conto capitale non può eccedere il 50% delle spese ammissibili.
Per gli incentivi per progetti di ricerca e sviluppo, e, in particolare, per quelli di ricerca industriale, fino al 60% delle spese ammissibili per le Mi, elevato al 70% per le Pi, mentre per le attività di sviluppo sperimentale fino al 35% delle spese ammissibili per le Mi, elevato al 45% per le Pi.
Qualora un progetto comprenda diverse attività, occorre precisare, per ciascuna attività, in quale categoria rientra, di ricerca industriale o di sviluppo sperimentale.
L’intensità dell’incentivo è elevata del 15% per i progetti che comportano una collaborazione effettiva tra un’impresa e un organismo di ricerca, a concorrenza di un’intensità massima dell’80% dei costi ammissibili, purché ricorrano le seguenti condizioni:

  • l’organismo di ricerca sostiene almeno il 10% dei costi ammissibili del progetto;
  • l’organismo di ricerca ha il diritto di pubblicare i risultati dei progetti di ricerca nella misura in cui derivino dall’attività di ricerca effettuata da tale organismo.

Ai fini della maggiorazione dell’intensità di aiuto, le attività in subappalto non sono considerate come collaborazione effettiva e, nel caso di aiuti ad un progetto di ricerca e sviluppo realizzato in collaborazione tra organismi di ricerca e imprese, il cumulo delle sovvenzioni pubbliche dirette ad un progetto specifico e dei contributi degli organismi di ricerca a beneficio del medesimo progetto, qualora costituiscano aiuti, non può essere superiore alle intensità di aiuto applicabili alla singola impresa beneficiaria.
Per gli incentivi per meccanismi di trasferimento tecnologico e, in particolare, per la lettera a), sono agevolabili alle condizioni indicate per progetti di ricerca e sviluppo, mentre per la lettera b) l’intensità dell’incentivo in c/capitale non può essere superiore a quella fissata per le corrispondenti attività di ricerca e sviluppo all’origine dei diritti di proprietà industriale.
Gli incentivi sono concessi ed erogati dall’organismo intermedio individuato nel Raggruppamento temporaneo di imprese (Rti) Unicredit Mediocredito centrale S.p.a. e Unicredit Banca S.p.a., a valere sul Fondo per lo sviluppo competitivo delle Pmi, con gestione separata delle risorse utilizzate per la gestione comunitaria e per la gestione regionale.
Gli incentivi concessi con il bando in esame non sono cumulabili con altri incentivi pubblici, compresi aiuti di Stato ed incentivi de minimis, ottenuti per la stessa iniziativa ed aventi ad oggetto le stesse spese.
In deroga, gli incentivi sono cumulabili, ai sensi dell’art. 14 bis della Lr 10 novembre 2005, n. 26 e successive modificazioni, con quelli previsti dalla legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Legge Finanziaria 2007), art. 1, commi da 280 a 283, nel limite massimo della spesa effettivamente sostenuta, nonché con ulteriori misure di incentivazione non costituenti aiuti di Stato, su valutazione della Commissione europea, comunque nel limite massimo della spesa effettivamente sostenuta.

Procedure
Presentazione delle domande. Gli interessati devono presentare la domanda di contributo, comprensiva degli allegati richiesti, all’organismo intermedio, prima dell’avvio della relativa iniziativa, presso una delle quattro sedi operative regionali
Unicredit Banca Agenzia 03816 Via Vittorio Veneto n. 20 33100 Udine, Unicredit Banca Agenzia 07030 Via Cassa di Risparmio n. 10 34121 Trieste, Unicredit Banca Agenzia 03866 Via Giuseppe Mazzini n. 3 33170 Pordenone, Unicredit Banca Agenzia 07034 Corso d’Italia n. 90 34170 Gorizia
e, altresì, in via informatica accedendo al sito internet www.incentivi.mcc.it, nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia fiscale, secondo lo schema di domanda allegato al presente bando. Le suddette domande possono essere presentate dal 10 giugno alle ore 12.00 del 30 settembre 2010.
Sono considerate presentate nei termini le domande pervenute entro i 15gg. successivi alla scadenza purché inviate a mezzo Raccomandata entro il 30 settembre 2010.
A tale proposito, ai fini della spedizione, fa fede la data del timbro postale.
Per l’attribuzione dell’ordine cronologico d’arrivo fa, invece, fede la data di presentazione della domanda in formato cartaceo.

Valutazione delle domande. I contributi sono concessi dall’organismo intermedio sulla base dell’attività di istruttoria e valutazione tecnica delle domande svolta dalla Commissione.
L’istruttoria avviene sulla base di criteri predeterminati di ammissibilità e sulla base di quelli di valutazione, distinti questi ultimi tra imprese spin-off e start-up e imprese in funzionamento, che consentono la comparazione delle diverse domande in ordine alla validità strategica, economica e finanziaria dell’iniziativa anche mediante la simulazione degli effetti occupazionali, economici, finanziari e industriali attesi sulla Pmi. In ogni caso, i progetti di sviluppo competitivo devono essere rivolti, prioritariamente, ad ottenere l’aumento e il ritorno dei livelli occupazionali oltre che assicurare ritorni di valore economico.
L’istruttoria valuta l’impatto del progetto sulla configurazione organizzativa, strategica e gestionale, nonché su quella economico-finanziaria della Pmi, anche in relazione agli investimenti collegati al progetto presentato, con riguardo alla preesistente configurazione e situazione economico-finanziaria per le imprese in funzionamento.
Sono ammissibili a contributo i progetti che ricevono un punteggio finale totale non inferiore a 40.
L’intensità degli incentivi connessi alle diverse specifiche tipologie di spesa ammissibili a finanziamento e comprese nel progetto viene fissata in misura proporzionale all’intensità massima prevista dal bando in esame, in relazione al punteggio totale finale attribuito al singolo progetto, secondo le percentuali di seguito indicate a fianco di ciascuna fascia di punteggio totale finale ottenuto:

  • punteggio totale finale da 40 a 50: 75% dell’intensità massima consentita per le diverse tipologie di spesa;
  • punteggio totale finale da 51 a 60: 80% dell’intensità massima consentita per le diverse tipologie di spesa;
  • punteggio totale finale da 61 a 70: 85% dell’intensità massima consentita per le diverse tipologie di spesa;
  • punteggio totale finale da 71 a 80: 90% dell’intensità massima consentita per le diverse tipologie di spesa;
  •  punteggio totale finale da 81 a 90: 95% dell’intensità massima consentita per le diverse tipologie di spesa;
  • punteggio totale finale da 91 a 100: 100% dell’intensità massima consentita per le diverse tipologie di spesa.

Sulla base delle istruttorie effettuate, l’organismo intermedio approva, con cadenza mensile, con proprio provvedimento, la graduatoria delle domande completamente istruite e valutate.
Tale provvedimento è pubblicato sul Bur della Regione, nonché comunicato ai singoli interessati, e costituisce impegno sul Fondo Por Fesr 2007-2013.
In caso di risorse non sufficienti a soddisfare tutte le domande accolte, a parità di punteggio, vengono presi in considerazione i criteri di priorità di cui all’allegato “F” del bando in esame.
Le domande ammissibili, che non possono essere totalmente o parzialmente finanziate a causa dell’insufficiente disponibilità del Fondo, possono essere accolte con i fondi successivamente stanziati a favore del Fondo stesso.

Risorse finanziarie

23.000.000,00 di euro (Dette disponibilità possono essere incrementate da eventuali rientri conseguenti alle revoche di incentivi, dagli interessi maturati sui conferimenti, al netto delle ritenute fiscali, e da eventuali, ulteriori, risorse regionali conferite al fine di garantire il rispetto della regola dell’N+2)

 

(per maggiori approfondimenti vedi Finanziamenti e credito, Novecento Media)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome