Frescobaldi brinda alla tecnologia

Produttore di vino da oltre 700 anni, Marchesi de’ Frescobaldi Società Agricola è oggi un marchio noto nel mondo, con tenute che si estendono su oltre 1.000 ettari di vigneti in varie zone della Toscana e non solo. Cresciuta in maniera esponenziale da …

Produttore di vino da oltre 700 anni, Marchesi de’ Frescobaldi Società Agricola è oggi un marchio noto nel mondo, con tenute che si estendono su oltre 1.000 ettari di vigneti in varie zone della Toscana e non solo. Cresciuta in maniera esponenziale da una decina di anni a questa parte (il fatturato, nel 2007, ha sfiorato i 68 milioni di euro), la società ha accompagnato la sua evoluzione con lo sviluppo dei sistemi informativi, guidati da Claudio Corgnati. «Con l’arrivo dell’attuale amministratore delegato, che crede fermamente nelle potenzialità dell’It e nel valore delle informazioni, è iniziata una riorganizzazione dell’intera azienda – ha spiegato il direttore Ict, a capo di un team di quattro persone, nessuna delle quali dedicata alla sviluppo applicativo -. La sede centrale a Firenze, il reparto di imbottigliamento posto nella stessa zona, una serie di tenute e le aziende vinicole acquisite nel tempo fanno capo al nostro sistema centrale basato su As/400 e su due diversi gestionali, uno dedicato a magazzino, spedizioni e acquisti e l’altro agli aspetti di contabilità». L’azienda raccoglie ed elabora dati inerenti alle attività agrarie, alle ore di manodopera, ai materiali impiegati nelle colture e, ovviamente, alla fase amministrativa e statistica. «Negli ultimi tempi – ha proseguito Cognati – è stato dato un grosso impulso alla extranet. La forza vendita in Italia è ora in grado di effettuare i propri ordini da remoto, grazie a un applicativo che si interfaccia in tempo reale con l’As/400». Anche gli aspetti di Business intelligence sono in primo piano da tempo e, tra i prossimi progetti, rientra la costruzione di un data warehouse al fine di poter analizzare anche tutte quelle informazioni che non sono codificate, come ad esempio le mail. «Si tratta, però, di un obiettivo ambizioso, perché ancora non siamo riusciti a individuare sul mercato il sistema, agile e possibilmente non troppo costoso, che potrebbe permetterci di raggiungere tale obiettivo». I costi, logicamente insieme alla qualità, sono sempre stati tenuti sotto controllo. «Meno di quindici anni fa siamo partiti con un semplice gestionale e siamo arrivati a ottenere un ambiente che copre la quasi totalità dell’azienda, fornendo all’interno e all’esterno una serie di informazioni non indifferenti – ha puntualizzato Corgnati -. L’applicativo installato è andato in crescendo nel tempo e di pari passo i costi. La società non si tira certo indietro da questo punto di vista, ma, ovviamente, l’attenzione è puntuale. Ciò che conta è che le spese siano, effettivamente, giustificate dal livello del servizio offerto. Non ci sono stati posti freni e i progetti stanno procedendo». Tra questi rientra l’Rfid, per alcune società del gruppo, allo scopo di controllare la distribuzione del prodotto e migliorare la gestione interna. Per il futuro, poi, Corgnati sta valutando di rivisitare il sistema informativo nel complesso per adeguarlo ulteriormente alle nuove dimensioni dell’impresa. La virtualizzazione, invece, è già stata affrontata lato server. Nei rapporti con la grande distribuzione, poi, il collegamento avviene tramite Edi, metodo che si sta estendendo anche all’estero.

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