Fondo italiano d’investimento, prime operazioni in strumenti indiretti di intervento

Il Fondo italiano di investimento dà avvio all’attività di “fondo di fondi”. Erogati 65 milioni di euro alle Sgr Gradiente, Futurimpresa e Progressio.

Il Fondo italiano di investimento dà avvio alle operazioni indirette. Con tre accordi, siglati il 28 aprile scorso, sono stati destinati 65 milioni di euro nella cosiddetta attività di “fondo di fondi”, finalizzata a sviluppare la partecipazione in imprese di piccole e medie dimensioni anche attraverso altri investitori che operano con particolare attenzione al territorio, in linea con gli obiettivi e la strategia del Fondo italiano (v. box sotto).
Gli operatori coinvolti in questa fase del Fondo sono Gradiente Sgr, Futurimpresa Sgr e Progressio Sgr. Oggetto dell’intervento, i tre rispettivi fondi comuni di investimento mobiliare chiusi.

Fondo italiano di investimento

Il “Fondo Italiano di Investimento per le Piccole e Medie Imprese” è stato presentato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze il 16 dicembre 2009. Il Mef, la Cassa Depositi e Prestiti, l’ Intesa-Sanpaolo, l’UniCredit Group, la Banca Monte dei Paschi di Siena, l’Abi e Confindustria, si sono posti l’obiettivo di costruire una Società di Gestione del Risparmio (Sgr) che collochi quote di un fondo comune di investimento mobiliare di tipo chiuso riservato a investitori qualificati.
 Il Fondo è stato costituito per sostenere, a condizioni di mercato, lo sviluppo delle imprese e per effettuare investimenti nel capitale di rischio delle Pmi.
Il principale scopo perseguito dal Fondo è quello di contrastare il fenomeno della sottocapitalizzazione delle imprese e promuoverne i processi di aggregazione, al fine di favorire la nascita di player nazionali che abbiano gli strumenti per poter competere a livello internazionale.

Destinatari del Fondo
Il Fondo si rivolge alle imprese italiane in fase di sviluppo, con ambizioni di crescita, vocazione all’internazionalizzazione e fatturato indicativamente compreso tra 10-100 milioni di Euro.
Le imprese oggetto dell’investimento vengono selezionate in base ai seguenti requisiti:
• se presentano interessanti prospettive di sviluppo (nazionale e internazionale);
• se intendono intraprendere concreti progetti di aggregazione;
• se hanno prospettive di valorizzazione di marchi, brevetti o know-how;
• se sono a gestione familiare, ovvero se in esse si sta avviando un processo di ricambio generazionale o imprenditoriale;
• se presentano una seria ed affidabile qualità imprenditoriale.
Il Fondo non investe in società di nuova costituzione (start-up), ad eccezione delle nuove iniziative sviluppate, in un’ottica di diversificazione, da imprenditori, società o gruppi imprenditoriali già operanti, e nelle imprese in crisi, soggette a procedure concorsuali od in esecuzione di piani di risanamento.


Investimenti indiretti
Il Fondo, oltre che attraverso investimenti diretti in imprese, opera attraverso investimenti in altri fondi chiusi di investimento, effettuando operazioni di investimento indiretto (“fondo di fondi”, investendo, cioè, in altri fondi che condividano la politica di investimento e gli obiettivi del Fondo)  in strumenti finanziari non quotati rappresentativi di quote di fondi di private equity (Oicr) o di società finanziarie (ex artt. 106 e 107 Tub) con vocazione in prevalenza territoriale.
Tale forma d’intervento a sostegno del capitale delle Pmi si caratterizza per il fatto che l’investimento non avviene direttamente nell’impresa beneficiaria, ma fornendo capitale, prestiti o garanzie ai fondi di private equity, purché specializzati in investimenti nel capitale di rischio delle Pmi ad alto potenziale di crescita, orientate all’internazionalizzazione del proprio business.
Gli investimenti effettuati in qualità di “fondo di fondi” devono possedere le seguenti caratteristiche: non superare, singolarmente, il 50% del commitment complessivo di ciascuno dei fondi oggetto di investimento e presentare un valore unitario compreso tra i 15 e i 50 milioni di Euro.
Gli operatori destinatari dei committenti del Fondo italiano, già approvati, sono Gradiente Sgr, Futurimpresa Sgr e Progressio Sgr. I fondi oggetto dell’intervento del Fondo Italiano  di Investimento sono, rispettivamente, Gradiente I, Finanza e Sviluppo Impresa e Progressio Investimenti II.

Gradiente I.Gradiente I”, è un fondo comune di investimento mobiliare chiuso gestito da Gradiente Sgr, società nata su iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, di Sinloc Spa e del team di gestione, con l’intento di mettere a disposizione del territorio di riferimento delle fondazioni sottoscrittrici, parte del patrimonio finanziario delle stesse e, di conseguenza, alimentare lo sviluppo delle imprese locali attraverso processi di aggregazione industriale in Italia e all’estero.
L’intervento di “Gradiente” è finalizzato a sostenere imprenditori che vogliono crescere, in maniera organica o attraverso operazioni straordinarie, consolidando il proprio settore, oppure entrando in nuovi mercati.
 La partecipazione avviene, solitamente, attraverso un aumento di capitale al fine di fornire all’azienda la liquidità necessaria per sostenere il piano di sviluppo. È ammissibile anche l’acquisto, se pur parziale ed in concomitanza ad un aumento di capitale, di quote di pertinenza di terzi.
“Gradiente” valuta con interesse, le aziende che posseggano almeno alcune delle seguenti caratteristiche:
• operatività in un settore in crescita ove l’essere localizzati  in Italia rappresenti un punto di forza;
• presenza di un management forte;
• modello di business scalabile ed esportabile in altri contesti internazionali, anche attraverso l’aggregazione con altri soggetti;
• forte radicamento territoriale.
Il fondo non investe in operazioni di turnaround o ristrutturazione di aziende in difficoltà, né opera nel Venture Capital.

Finanza e Sviluppo Impresa.Finanza e Sviluppo Impresa” è un fondo comune di investimento mobiliare chiuso gestito da Futurimpresa Sgr, società nata su iniziativa delle Camere di Commercio di Milano, Brescia, Bergamo e Como, per sostenere i piani di sviluppo delle PMI locali attraverso investimenti nel capitale di rischio.
Il Fondo premia le “eccellenze” aziendali con validi piani di sviluppo e con particolare propensione all’Innovazione e all’Internazionalizzazione.
Il fondo acquisisce partecipazioni di minoranza in Società di Capitali con fatturato tra i 10 e i 50 milioni di Euro che hanno sede in Lombardia.
La scelta delle iniziative di investimento avviene selezionando le aziende caratterizzate da concreti piani di sviluppo, a gestione familiare ed in presenza di ricambio generazionale o imprenditoriale, che posseggano marchi o know-how distintivi, che offrano prodotti tipici del “Made in Italy” o che introducano innovazioni tecnologiche.
Il Fondo prevede di detenere le partecipazioni per un periodo medio di 5 anni e mezzo. Esso compie i propri investimenti senza leva finanziaria.

Progressio Investimenti II. “Progressio Investimenti II”, è il secondo fondo comune di investimento mobiliare chiuso lanciato da Progressio Sgr, società indipendente nata nel 2004 su iniziativa del Gruppo Mittel, Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, Istituto Atesino di Sviluppo Spa., oggi controllata dal management team.
Gli investimenti di Progressio si caratterizzano per l’approccio fortemente operativo e industriale mirato alla crescita delle aziende e per l’attenzione particolare a supportare i passaggi generazionali, anche creando l’opportunità per il management team delle aziende di diventare a loro volta imprenditori.

 

(per maggiori approfondimenti vedi Finanziamenti e credito, Novecento Media)

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