Fondo Garanzia Pmi, presto operative le Sezioni speciali per l’iternazionalizzazione

Le Sezioni Speciali riguarderanno gli interventi di Cogaranzia e di Controgaranzia a prima richiesta del Fondo a favore delle Pmi con sede operativa e/o legale localizzata nei territori di competenza delle Camere di Commercio che hanno già aderito al Protocollo e alle relative Convenzioni.

Saranno prossimamente attivate le Sezioni Speciali per
l’internazionalizzazione delle Pmi
, finanziate dalle Camere di Commercio. MedioCredito
Centrale con la circolare n. 640 del 18 marzo ne anticipa, a fini
esclusivamente informativi, le modalità operative rimandando a una prossima
circolare la comunicazione dell’inizio dell’operatività.

Le Sezioni Speciali riguarderanno gli interventi di Cogaranzia e di
Controgaranzia a prima richiesta del Fondo di garanzia
, a favore delle picole emedie imprese con sede operativa e/o legale
localizzata nei territori di competenza delle Camere di Commercio che hanno già
aderito al Protocollo e sottoscritto le relative Convenzioni: Bari, Bergamo,
Brescia, Como, Cremona, Firenze (limitatamente alla sola Controgaranzia),
Genova, Lecco, Mantova, Milano, Modena, Monza-Brianza, Napoli, Palermo, Pavia,
Salerno, Trieste, Udine e Varese. Il numero delle Sezioni Speciali potrà essere
integrato con l’adesione di ulteriori Camere di Commercio. Le risorse delle
Camere di Commercio saranno utilizzate per compartecipare alla copertura del
rischio sulle operazioni ammissibili

Sono ammissibili alle Sezioni Speciali le operazioni finanziarie di durata
compresa tra 18 e 60 mesi, finalizzate alla copertura di spese correnti e di
spese destinate a iniziative per l’internazionalizzazione delle imprese
.

Le percentuali massime di copertura del Fondo previste dalle Disposizioni
Operative in vigore non subiscono variazioni, ma sono stabilite modalità
semplificate di accesso tramite l’adeguamento dei modelli di valutazione
economico-finanziaria prevedendo due casistiche specifiche in base al grado di
internazionalizzazione delle imprese beneficiarie: la prima riguarda le
operazioni a favore di imprese che presentano un’incidenza dell’export sul
fatturato, relativo all’ultimo bilancio approvato, pari ad almeno il 30%; la
seconda le operazioni a favore di imprese che registrano una quota dell’export sul
fatturato, relativo all’ultimo bilancio approvato, inferiore al 30%, o che non
hanno ancora iniziato ad operare sui mercati internazionali, e non utilmente
valutabili sulla base degli ultimi due bilanci approvati.

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