Fondazione Impresa, per il 43,3% delle Pmi l’accesso al credito è difficile

Al Nord le aziende riscontrano più problemi rispetto a quelle del Centro e del Mezzogiorno. Il credito viene richiesto soprattutto per superare la fase di crisi e gestire la mancanza di liquidità.

Da un’indagine condotta da Fondazione Impresa su un campione di 1.200 piccole imprese è emerso
che quasi una piccola impresa su due
pari 43,3% ha riscontrato difficoltà nell’accesso al credito
. In
particolare, il 24,7% delle piccole imprese ha incontrato “alcune difficoltà”
a ottenere credito, il 14,1% “molte difficoltà” e nel 4,5% dei casi,
nonostante le necessità, il credito è stato negato.

Nel
Nord Est le criticità sono state maggiori
(il
48,2% delle piccole imprese). Mentre le piccole aziende del Centro e Sud del
Paese hanno sofferto di meno
: qui hanno avuto problemi 4 imprese su 10
(rispettivamente il 41,0% e il 41,1%), il risultato è migliore della media
italiana (43,3%).

Il principale motivo di difficoltà per l’accesso
al credito riguarda la richiesta di
garanzie eccessive
(48,9%) da parte delle banche. Nel Nord Ovest questa problematica è indicata addirittura
da quasi 6 imprese su 10 (il 58,8%); nel Mezzogiorno tale incidenza scende al
40,6% e si rafforza la tesi dei tassi di interesse troppo elevati (34,4%
rispetto alla media nazionale del 27,7%). Il 27,7% delle piccole imprese ha
indicato invece i tassi di interesse
troppo elevati
.

La motivazione principale per la
richiesta di nuovi crediti è rappresentata dalla necessità di sostenere l’azienda nella crisi e di
sopperire alla mancanza di liquidità
(57,1% dei casi). Tale aspetto è particolarmente evidente nel
Centro (63,3%) e nel Mezzogiorno (60,0%). Nel Nord d’Italia, anche se la
motivazione principale rimane quella del
sostegno all’azienda nella crisi, emerge una maggiore propensione all’utilizzo
di finanziamenti per i nuovi
investimenti
(rispettivamente 38,7% per il Nord Est e 37,0% per il Nord
Ovest rispetto al 33,0% della media italiana).

Per quanto riguarda le prospettive di accesso al
credito più di una piccola impresa su due (il 55,4%) ritiene che avrà
difficoltà a ottenere credito.

A fine gennaio del 2012 il credito alle imprese si è
fermato (+0% rispetto a gennaio 2011) e a febbraio è addirittura diminuito
(-1,1%). Nel caso delle piccole imprese (con meno di 20 addetti) si registra il terzo
mese di contrazione e a febbraio il credit crunch è stato del 2,6%. Per
le imprese più grandi si è verificata invece una contrazione meno brusca
(-0,7%).

Da giugno 2011 a febbraio 2012, il tasso di crescita dei prestiti è
passato dal +4,5% al -0,7% per le imprese con almeno 20 addetti e dal +3,1% al
2,6% per le piccole imprese.

Tra febbraio del 2011 e febbraio del 2012, i
prestiti alle piccole imprese sono diminuiti in tutte le
regioni italiane; di più in Molise (-4,4%), Sardegna (-4,0%) e Toscana (-3,7%)
mentre solamente in Trentino Alto Adige e in Sicilia si registrano contrazioni
più contenute e al di sotto del punto percentuale (rispettivamente -0,8% e
-0,9%).

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