Focus sull’application server a Oracle World

La user conference, in corso di svogimento a Copenhagen, sta evidenziando soprattutto la buona salute del mercato database e la crescita di 9i As, già arrivato, in un anno e mezzo di vita, a tallonare i più affermati concorrenti Bea WebLogic e Ibm WebSphere

È stato un
italiano, Sergio Giacoletto, Executive Vice President di Oracle, ad aprire le
danze nella Keynote di apertura di Oracle World. La conferenza, in corso di
svolgimento al Bella Center di Copenhagen, ha rappresentato per Oracle un
indubbio successo, soprattutto in un periodo di congiuntura non particolarmente
favorevole, con oltre 9.500 visitatori registrati, oltre 2.250 partner e
un’ampia area espositiva che poteva contare su più di 100 espositori.

D’altronde, come
ha sottolineato Giacoletto nel suo intervento, se c’è un settore meno toccato
dalla flessione del mercato informatico, è sicuramente quello dei database, per
evidenti ragioni pratiche: il numero di informazioni è in crescita
esponenziale (negli ultimi due anni è stato prodotto un volume di informazioni
pari a quello generato in tutta la storia dell’umanità), ma nonostante tutto
ciò solo il 30% dei dati risiede nei database. L’aumento volumetrico dei dati
dovrà necessariamente corrispondere, però, anche ad una maggiore qualità delle
informazioni, quindi il futuro dei database sembra essere necessariamente
roseo.

Ciononostante,
Oracle però ha indirizzato il focus della conferenza più che sulla nuova
Release 2 di Oracle 9i, sulla parallela release 2 di Oracle 9i As,
l’application server che in poco più di un anno e mezzo dalla sua uscita è
già al terzo posto fra i prodotti del settore, subito dopo prodotti presenti
da molto più tempo sul mercato, cioè Bea WebLogic e Ibm WebSphere. Secondo
dati Idc, citati da Sergio Giacoletto nella sessione dedicata alla stampa che
ha seguito la conferenza iniziale, in Europa Oracle 9i As ha già conquistato
il 13% del mercato, contro una performance del 6% circa nel suo primo anno di
vita. E la nuova release si presenta ancora più competitiva, avendo aggiunto
nuove funzionalità per la gestione e l’integrazione dei Web Services,
integrato i Portal Services ed essendo predisposto alla gestione di servizi
wireless e voice. Nel nuovo Application Service, inoltre, sono stati potenziati
gli strumenti di business intelligence e quelli per la gestione del messaging
multimediale. Particolare cura è poi stata posta sulle performance, che,
secondo dati Oracle e di terze parti, sono superiori ai due principali
concorrenti gia’ citati. Infine, sempre nelle parole di Giacoletto, Oracle 9i
As è il prodotto che assicura il miglior rapporto prezzo/prestazioni nella
categoria, considerando installazioni su macchine Linux.
E proprio il
sistema operativo di Linus Torvald è il grande protagonista di Oracle World: quasi
dappertutto, accanto al martellante slogan "Unbreakable – can’t break it, can’t
break in", appare quasi dappertutto il nome di Linux. Anche Oracle, quindi,
sembra aver definitivamente sposato questa causa, che dovrebbe permettere ad
Oracle di aggredire nuove fette di mercato. Non tanto, come si potrebbe
pensare, quelle di fascia più bassa, ma quelle Enterprise, con l’altra grande
novità tecnologia, di recentissimo annuncio e illustrata con dovizia di
particolari in questa sede: il Real Application Cluster, che permette
all’accoppiata Oracle 9i database + Oracle 9i As di fornire alta affidabilità
e scalabilità anche a livello applicativo. Il tutto a costi estremamente
contenuti grazie alla possibilità di sfruttare la piattaforma Linux su
architettura Intel, non a caso uno dei partner di Oracle World.
Notevoli, però,
sono anche le funzionalità aggiunte al prodotto principale di Oracle, cioè il
database, ed infatti alcuni responsabili incontrati nella prima giornata hanno
affermato che la versione 2 di Oracle 9i sarebbe stata, in altri tempi, degna
di essere considerata una vera e propria major release. Da citare, fra le
altre, l’integrazione di Xml, il nuovo standard di fatto per l’interscambio di
dati, in forma totalmente nativa, le nuove funzionalità Olap, che dovrebbero
addirittura permettere di fare dataware house su dati on line, e funzioni
avanzate come Data Guard, che consente la replicazione automatica del database
per scopi di sicurezza o di backup, ora presenti direttamente "out of the box" nel
database.

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