Flashmall in liquidazione?

Deliberata la liquidazione e lo scioglimento della società. Nessun cavaliere bianco all’orizzonte

Flashmall il centro commerciale online va verso la liquidazione.
L’assemblea dei soci del centro commerciale online fondato da Giovanni
Prignano ha deliberato la liquidazione e lo scioglimento della società, anche
se la nomina del liquidatore è stata rinviata a un’altra assemblea che si
terrà il 19 novembre.

La decisone dell’assemblea è il risultato finale di una crisi finanziaria
che si trascina da mesi e che Prignano addebita soprattutto ai costi di
quotazione sostenuti per una procedua pche non è mai andata a buon fine. Il
colpevole secondo il fondatore di Flashmall è Banca Imi, di proprietà di San
Paolo Imi che con Efibanca detiene la maggioranza del capitale
dell’e-tailer, che avrebbe dilazionato senza motivo i tempi della
quotazione.

L’arrabbiattura si è tradotta anche in un ricorso presentato presso il
tribunale di Roma contro Banca d’intermediazione mobiliare.
Una quarantina di miliardi di fatturato solo dall’online ai quali si possono
aggiungere altri venti miliardi dai punti vendita fisici della società,
oltre 165.000 utenti iscritti e più di 155.000 ordini consegnati fino a oggi
sono i dati presentati da Flashmall che nei primi sei mesi di quest’anno ha
realizzato perdite per sei miliardi di lire.

Ma tutto questo non basta per
andare avanti anche perché
con due banche nel capitale sociale nessuno sul mercato ha voluto finanziare
la società.

Così, gli scaffali virtuali di Flashmall sono ormai tristemente vuoti, il
personale è sceso da 100 a trenta persone e altri tagli sono in arrivo. Da
parte sua banca Imi parla di accuse capziose e rivendica il merito di non
avere portato al mercato una società che non possedeva i requisiti necessari
per la quotazione.

Prignano ovviamente non ci sta e afferma “Il mercato
finanziario ha decretato la fine di un¹azienda che funzionava”. Nessun
cavaliere bianco all’orizzonte? “Alcuni venture capital non ci hanno neanche
risposto, altri invece stanno valutanbdo la situazione”. Ma il tempo
stringe.

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